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Sampdoria, Ferrero: “Abbiamo fatto una partitone, la coppa sarebbe stato un premio per il c..che mi faccio”

Sampdoria, Ferrero: “Abbiamo fatto una partitone, la coppa sarebbe stato un premio per il c..che mi faccio”

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, in mixed zone ha commentato con tanta amarezza l'eliminazione dalla Coppa Italia col Milan.

Redazione

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in mixed zone al termine della gara persa contro il Milan, non ha nascosto tutta la sua amarezza. Ecco le dichiarazioni riportate da Telenord:

"Oggi abbiamo fatto una gara veramente bella. Sono soddisfatto dei miei ragazzi, il portiere Reina ha fatto la differenza nel Milan. Mi avevano detto che il calcio è bugiardo, ora ci credo. Non rende giustizia, però sono molto soddisfatto. Vincere una partita così poteva creare un'autostima in più e la consapevolezza che siamo una grande squadra. Mi dispiace per i ragazzi, sono orgoglioso di loro".

Ma al Ferrero 'diplomatico che non ti aspetti', basta poco per tornare a vestire i panni del presidente-esuberante. Più sale l'amarezza per un risultato che sembrava a portata di mano e più salgono i toni. "Il mio sogno era arrivare all’Olimpico per disputare una bella finale. Un romano che fa una finale a Roma, con la Sampdoria... Ve lo immaginate? Sarebbe il premio per tutto il culo che mi sto facendo per questa cazzo di città". Una frase che riassume il periodo di tensione con la tifoseria che va avanti da qualche settimana, culminata con striscioni e cori allo stadio contro Ferrero e le sue grane private con la giustizia. Un momento di rabbia per un presidente che non sente intorno a sé il riconoscimento per gli sforzi fatti dal momento in cui ha rilevato la Sampdoria dalla famiglia Garrone.

Rafael non è stato bravo quanto Reina? Il presidente Ferrero ritorna sull'argomento, anche per evitare di proseguire su un terreno scosceso dopo che la diga ha rotto gli argini. "Il nostro è giovane, con Reina hanno esperienze diverse. Rafael è un bravo ragazzo, un bravo portiere. Lo ha dimostrato e non viene certo da una primavera, ma da grandi esperienze italiane. E' andato all’estero, oggi è tornato e non è stato molto fortunato".

Prima di andare via dalla 'zona mista' Ferrero tira fuori ancora una volta la faccia più esuberante. Scherza con un giornalista, lui ride e il patron risponde in romanesco "Ma che cazzo te ridi...". Sarà anche il suo modo di fare e di esorcizzare i momenti di tensione, ma l'aria pesa intorno alle sue vicende e il fardello comincia a provocare fatica. La frase sulla città di Genova, la presunta irriconoscenza dei tifosi nei suoi confronti, il carattere esuberante da 'romano verace' che poco lega col pragmatismo genovese forse sono un segnale. La Sampdoria ha avuto la possibilità di superare il turno, il Milan ha portato a casa la vittoria. I risultati e il gioco di Giampaolo rischiano di passare in secondo piano nel rapporto tra Ferrero e i suoi detrattori.