Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, intanto lui aspetta. E, con lui, contin

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, intanto lui aspetta. E, con lui, continuano ad aspettare un po' tutti: poiché Nikola Maksimovic continua ad essere (solo al momento, si spera) un punto interrogativo. Certo, uno di quelli ancora stuzzicanti, di quelli che racchiudono (già) solide premesse, ma anche un bel carico di promesse non ancora mantenute. Resta però intatta l'attesa, si prosegue sulla convinzione, sulla fiducia su d'una realizzazione a più riprese rimandata nel tempo. Durante una prima annata (stagione 2016/17), trascorsa quasi interamente dietro le quinte (solo 12 presenze spezzettate) ma, a ragion veduta, con più d'una scusante. Ecco, a tal proposito, va ricordato che Nik è partito titolare nella recente sfida con l'Irlanda per le qualificazioni ai Mondiali (dopo i 90 minuti disputati contro la Moldavia). La Serbia s'è imposta a Dublino l'altro ieri (0-1), ma il corazziere azzurro è stato espulso a venti minuti dall'epilogo per un intervento da ultimo uomo, con cui ha sventato il possibile pareggio degli avversari.

Al di là dell'episodio in se stesso, va considerato che la sua presenza nei titolari in una sfida delicata, sta ad indicare che al centrale attualmente la condizione e la voglia non difettano. Che dovrebbe essere più che pronto anche per Sarri. E va ribadito che, se non c'è stata gloria per Maksimovic è anche perché, oltre al necessario apprendistato alla scuola del tecnico (tempi tecnici utili per passare dalla difesa a tre del Toro a quella a quattro) ci si è aggiunto, cliente indesiderato, anche lo strascico d'un infortunio risalente ad un paio di anni fa. Dopo una frattura al quinto metatarso del piede sinistro, gli era stata inserita una placca (rimossa a fine maggio) che, nel tempo, di certo qualche problema gli ha creato. Ecco perché un Maksimovic ritrovato, ed in piena efficienza, rappresenterebbe un ulteriore, prezioso acquisto.