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Riceviamo e pubblichiamo. Eliminate il VAR dal campionato di calcio. Il supporto tecnologico n

Riceviamo e pubblichiamo. 
Eliminate il VAR dal campionato di calcio. Il supporto tecnologico n

Riceviamo e pubblichiamo. Eliminate il VAR dal campionato di calcio. Il supporto tecnologico non è gradito, almeno così com’è, ai grandi della Juventus che con il proprio numero uno, Gianlugi Buffon, fanno sapere che la...

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

Eliminate il VAR dal campionato di calcio. Il supporto tecnologico non è gradito, almeno così com’è, ai grandi della Juventus che con il proprio numero uno, Gianlugi Buffon, fanno sapere che la tecnologia applicata al gioco più bello del mondo in parte condiziona la direzione arbitrale. C’era da immaginarselo che dopo la seconda giornata di campionato, e due rigori fischiati contro la Juventus proprio grazie alla tv e alla vigilia della pausa che vedrà gli Azzurri di mister Ventura impegnati in terra spagnola in un difficile incontro dove ci giocheremo la qualificazione ai prossimi mondiali di Russia, il portierone dei bianconeri, il capitano della Nazionale doveva mettere in pasto ai media una riflessione su questo nuovo supporto tecnologico. Ma non saranno i giudizi tecnologici a far arretrare di un solo centimetro i favori del pronostico nei confronti dei bianconeri di Torino, anche se la rivale principale, il Napoli, gode di ottima salute. Partite vinte come quella contro l’Atalanta lo scorso anno Hamsik e compagni l’avrebbero persa. Però, probabilmente, ha proprio ragione Buffon.

Questa tecnologia così com’è non va bene. Quanto accaduto in quel di Milano è lapalissiana dove il solito Bonucci, questa volta con indosso maglia rossonera, che dentro o fuori dall’area non importa, commette un evidente fallo da ultimo uomo ai danni del cagliaritano Joao Pedro rischiando di finire anzitempo la partita. E invece in questo caso l’arbitro, figlio d’arte, Luca Pairetto di Nichelino, ha lasciato correre senza pensare un solo istante di far ricorso all’occhio elettronico. Ma va bene così, se le chiacchiere da Bar con l’arrivo della tecnologia possono scemare, ma non credo, stanno per aumentare nei salotti televisivi dove si inizia a vociferare che l’occhio tecnologico “non rende giustizia”. Sarà. Ma allora perché non si concede, così come accade nel Volley, la possibilità agli allenatori di richiedere all’arbitro di far ricorso, per un numero limitato di volte, alla tecnologia? Però se il VAR non rende giustizia, a guardare tutto dalle pendici del Vesuvio, un minimo di giustizia è stata resa al Napoli dall’urna Champions che ha confezionato per gli uomini di Sarri un girone difficile ma non proibitivo. Peggio sono andate la Juventus e la Roma. Però quest’Europa, anche con le leggi del calcio, si è mostrata ancora una volta matrigna non consentendo al Napoli di indossare il lutto al braccio durante l’incontro di Nizza per ricordare le vittime del terremoto di Ischia. Come al solito la UEFA ha risposto con il suo burocratese non curandosi del fatto che il calcio, lo sport, o lo spettacolo come dir si voglia può essere il mezzo per lanciare dei messaggi. E per questo resto ancora una volta basito.​​​​​ Ma ritornando ancora al Buffon-pensiero non si può che giustamente applaudire alla parte conclusiva del suo intervento. In pratica il portierone azzurro ha ribadito che l’utilizzo di questo strumento, alla lunga, favorirà la Juventus perché i bianconeri sono una compagine votata all’attacco, sona una squadra che disputa gran parte dell’incontro nell’aerea avversaria dove i contatti di gioco, di qualsiasi natura, si moltiplicano in modo esponenziale. Per questo gli arbitri assegneranno tanti calci di rigore alla Juventus. Giusto. Ma allora come sarà l’applicazione del VAR per i ragazzi di Sarri? ​

​​​​​​​​​​​​​Pietro Nardiello, scrittore