Oltre alla prestigiosa vittoria contro il Liverpool, in settimana ha tenuto banco la spiacevole avventura che ha visto coinvolto Arek Milik. Mercoledì sera, di rientro dalla partita, il polacco è stato vittima di una rapina ed è stato costretto a consegnare, a due malviventi, il lussuoso Rolex che indossava al polso. All'indomani della disavventura, il popolo napoletano non ha mancato di sostegno al proprio attaccante con tanti messaggi di solidarietà sui vari social:
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Rapina Milik, popolo napoletano indignato: “Siamo vergognati”. Oltre 5 mila messaggi di sostegno per il polacco
Rapina Milik, popolo napoletano indignato: "Siamo vergognati". 5 mila messaggi di sostegno per il polacco. I dettagli
"La città di Napoli si stringe attorno ad Arek Milik: quasi 5mila i messaggi di solidarietà in poche ore sui profili social dell’attaccante azzurro. Un’unica voce: «Ci vergogniamo per quello che ti è accaduto, i veri partenopei non sono così». E poi nessun alibi: «Chiunque può indossare quel che vuole al polso, anche un Rolex da 30mila euro, nessuno ha il diritto di rapinarlo».
Centinaia i messaggi arrivati all’attaccante anche dalla Polonia. Molti suoi connazionali si sono sincerati dello stato di salute del centravanti. È successo tutto in pochi attimi e su questo stanno lavorando i carabinieri che sono stati delegati dalla Procura di Napoli Nord a indagare.
L’ipotesi di reato è di rapina aggravata e sono state acquisite le immagini di dieci telecamere di sorveglianza che potrebbero aver ripreso lo scooter con in sella i due banditi che hanno assalito il calciatore. Milik rientrava a casa dalla partita di Champions di mercoledì. Alla guida della sua auto c’era la compagna perché, come lui stesso ha riferito ai carabinieri,dopo le partite preferisce rilassarsi. Quando sono arrivati davanti al cancello che chiude il viale che porta alla sua villa di Varcaturo si sono palesati i due banditi. «Mi stavano aspettando, sapevano tutto e non hanno detto una parola. Avevano le pistole e hanno spaccato il vetro. Poi hanno portato via l’orologio che avevo al polso». Milik non è stato inseguito ma chi lo ha rapinato è stato avvisato da qualcuno che ha aspettato che uscisse dai garage dello stadio San Paolo poco prima di mezzanotte. Un sms al cellulare dei banditi che erano distanti poche decine di metri da via Ripuaria, lì dove Milik si sarebbe fermato davanti al cancello elettronico di casa".
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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