Archivia, e senza ombre, l'indagine della Procura sportiva circa i contatti tra i giocatori del Napoli e la malavita organizzata in città. E' stato emesso anche un comunicato dalla FIGC.
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La Procura archivia senza ombre l’indagine sulla Ssc Napoli. Nessuna violazione
La Procura archivia senza ombre l'indagine sulla Ssc Napoli. Nessuna violazione
Ma nello stesso si legge che è ancora in corso l'indagine riguardo i biglietti omaggio finiti in mano ad esponenti della Camorra. A tal proposito l'edizione odierna del Mattino annuncia che anche questa è in procinto di essere archiviata. Il procuratore Pecoraro ha interrogato Aurelio De Laurentiis solo come testimone, l'indagini infatti è puramente conoscitiva ed ha tratti ben diversi da quella che ha coinvolto la Juventus ed il suo presidente Agnelli.
Al Napoli, si legge sul quotidiano, non è stato contestato nulla nello specifico. L'indagine è destinata all'archiviazione anche perchè si parla di biglietti finiti ai malavitosi tramite sponsor ed in quantità esigue (3-4 alla volta). A tal proposito, non è stato violata alcuna normativa. E nello specifico l'articolo 12 del Codice di Giustizia sportiva, secondo il quale non è possibile il bagarinaggio o il contatto con la tifoseria organizzata
Dopo un anno di lavoro della Commissione, 35 audizioni (l'ultima coinvolgerà la Covisoc) Marco Di Lello, coordinatore del comitato, spiega:
"Il rischio di infiltrazioni della criminalità nel calcio è concreta perché è un business che fa gola: il bagarinaggio e le scommesse sono le due attività principali ed è per questo che il calciatori devono tenersi lontano dai delinquenti: un camorrista accresce il suo prestigio e il suo status se si fa vedere in loro compagnia".
C'è una via di uscita:
"L'informatizzazione dei biglietti: in occasione di Napoli-Inter è stato arrestato un pregiudicato che aveva il Daspo e voleva comprare un biglietto. Questa è la strada. Dobbiamo liberare gli stadi dai malavitosi, impedendo materialmente di farli entrare".
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