L'ex portiere Gianluca Pagliucaha espresso il proprio giudicio ai microfoni del quotidiano La Nazione sui principali estremi difensori che giocano in Italia, partendo dal giovane Donnarumma: "Se fossi in lui non ci penserei un secondo e firmerei subito il rinnovo di contratto. Primo, per un fatto di riconoscenza: non sono così convinto che alla Juve o all’Inter avrebbero dato una maglia da titolare a un sedicenne, per quanto bravo come lui. Secondo, perché ha il futuro davanti e dunque tutto il tempo per approdare a un top club all’estero. Terzo, perché magari coi cinesi il Milan torna davvero ad essere un top club".
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L’ex portiere Gianluca Pagliuca ha espresso il proprio giudicio ai microfoni del qu
L’ex portiere Gianluca Pagliuca ha espresso il proprio giudicio ai microfoni del quotidiano La Nazione sui principali estremi difensori che giocano in Italia, partendo dal giovane Donnarumma: “Se fossi in lui non ci penserei un secondo...
Su Reina: “Grande carisma lo spagnolo, ma quest’anno troppo discontinuo: qualche sconfitta pesante è arrivata per colpa sua. Il sostituto ideale per me è Szczesny, che la Roma non riscatterà. Anche perché tra Alisson e Skorupski i portieri del futuro la Roma li ha in casa”.
Su Hart: "Quest’anno non si è espresso per quello che è il suo valore: troppi errori".
Su Buffon: "Dico solo che a portieri invertiti sarebbe andato in semifinale il Barcellona. Gigi è un monumento del calcio mondiale, ma fa ancora la differenza. Penso che nella sua testa abbia già tracciato un percorso: alzare la Champions League con la Juve, provare a vincere la Coppa Intercontinentale, fare i Mondiali di Russia e poi farsi da parte".
Sull'importanza del portiere: "Come quello del bomber: perché sono i due ruoli che decidono le partite. Lo dico sempre ai ragazzi che alleno: ricordati che sei sempre sotto i riflettori, nel bene come nel male. Il più bravo è quello che i punti soprattutto non te li toglie. A un buon portiere servono tante cose insieme: coraggio, sangue freddo, personalità. Soprattutto la personalità: perché i compagni sanno che sei l’ultimo baluardo e di te devono fidarsi ciecamente".
REDAZIONE - Luca D'Isanto.
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