ultimissime calcio napoli

Non si placano le polemiche sull’esultanza “vintage” di Dries Mertens. Il belga ha simulat

Non si placano le polemiche sull’esultanza “vintage” di Dries Mertens. Il belga ha simulat

Non si placano le polemiche sull’esultanza “vintage” di Dries Mertens. Il belga ha simulato, nei pressi della bandierina, un cagnolino che marca il proprio territorio e si appresta a fare un bisogno. Il professor universitario di...

Redazione

Non si placano le polemiche sull'esultanza "vintage" di Dries Mertens. Il belga ha simulato, nei pressi della bandierina, un cagnolino che marca il proprio territorio e si appresta a fare un bisogno. Il professor universitario di Teramo, Guido Saraceni, ha aizzato ulteriormente i toni con un post sulla propria pagina ufficiale Facebook, criticando aspramente il gesto del folletto belga.

Subito pronta la risposta di un tifoso del Napoli, Alessandro Scarpati, a difesa del proprio beniamino che, sabato pomeriggio, è stato il match winner contro la Roma:

"Mertens ha esultato in quel modo non per denigrare o irridere Roma, bensì, da cinofilo qual è, per sottolineare il problema del randagismo che interessa molte città italiane.

Tralasciando questo, e facendo finta che sia stato invece un gesto per offendere Roma o i romani, lei ha parlato di stigmatizzazione delle gesta dei tifosi, quando invece (sempre secondo lei) sono i calciatori che sobillano gli animi.

A me sembra invece il contrario; i calciatori sono spesso additati dall'opinione pubblica, mentre i tifosi sono sempre giustificati, per un motivo o per un altro. Infatti non mi sembra che lei (o nessun altro) abbia stigmatizzato i ripetuti cori razzisti fatti dai tifosi della Roma, mentre ha criticato un calciatore per un gesto che, tra l'altro, non stava a significare quello che lei ha capito.

Saltando a piè pari eventuali parentesi riguardanti l'omicidio di Ciro Esposito da parte di un tifoso romano (chissà cosa avranno fatto i giocatori della Roma per istigarlo, giusto sig. Saraceni?), voglio arrivare dritto alla descrizione che ha fatto del belga "alto tre mele e due noccioline", perché è proprio lì che va a cadere tutta la sua morale da quattro soldi: nell'ironia da comico fallito.

Da un giurista ci saremmo aspettati ben altro, soprattutto dal momento che lei non mi sembra superare di parecchi centimetri il belga. Avrà giusto due o tre noccioline in più sulla carta d'identità, vero professorone? A quanto pare con l'avanzare dell'età non ha perso solo i suoi capelli, ma anche buona parte dei suoi neuroni. Saluti". REDAZIONE - Antonio De Crecchio.