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Pistocchi: “Ancelotti troppo facile da incolpare, se fossi in De Laurentiis…”

Pistocchi

Il giornalista Maurizio Pistocchi ha commentato ai microfoni di Radio Marte la situazione in casa Napoli, alla vigilia della gara con il Genk allo stadio San Paolo. “E’ abbastanza difficile dare la colpa alle società oppure ad un gruppo di...

Luca D'Isanto

Il giornalista Maurizio Pistocchi ha commentato ai microfoni di Radio Marte la situazione in casa Napoli, alla vigilia della gara con il Genk allo stadio San Paolo.

“E’ abbastanza difficile dare la colpa alle società oppure ad un gruppo di giocatori, è molto più semplice colpevolizzare l’allenatore. Ancelotti a Napoli ha trovato una rosa sopravvalutata dal lavoro di Sarri, ma adesso il problema è recuperare l’equilibrio nervoso del gruppo ed i rapporti anche a livello societario. Fossi in De Laurentiis, toglierei le multe per dare un segnale di piace che servirebbe per accantonare i problemi”.

 issues instructions to his players during the Serie A match between Udinese Calcio and SSC Napoli at Stadio Friuli on December 7, 2019 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Pistocchi e quelle parole di Ancelotti

In conferenza stampa oggi l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti non si è tirato indietro e a chi chiedeva di un possibile esonero, ha risposto:

“Valigia pronta? Credo che la valigia deve essere sempre pronta. Penso che mettere essere in discussioni in una situazione del genere, è assolutamente normale. Sono esperienze che ho già vissuto. Non è che mi spavento, o mi preoccupa, che la società un giorno possa scegliere di esonerarmi o possa deciderlo io. Se non si verificano determinate considerazioni allora è giusto andare avanti, se non si verificano è giusto chiudere. Vedo che sull’argomento ci sono tante cose ma io sono preoccupato per la squadra. Mi sento molto coinvolto con la squadra. Non possiamo far finta di nulla, la squadra non sta facendo nulla. Però non possiamo continuarla troppo per le lunghe, è durato troppo questo periodo. Io devo continuare nel mio, non voglio che io sia valutato né mi autovaluto per il mio passato e per quello che ho fatto. Inoltre non vorrei mai che i calciatori giocassero per me, è uno dei motivi per cui mi vengono tanti dubbi”.