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Pierluigi Pardo, giornalista Premium, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it: Sull’Italia: “Mi sembra che non ci sia stata l’idea giusta, è stato assurdo vedere...

Redazione

Pierluigi Pardo, giornalista Premium, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

Sull'Italia: "Mi sembra che non ci sia stata l'idea giusta, è stato assurdo vedere calciatori che in Serie A rendono tanto hanno faticato molto".

Sul modulo: "Con l'Israele è diverso. Secondo me Insigne è il giocatore che può fare la differenza nell'Italia ed è il giocatore intorno al quale deve ruotare l'idea di gioco. Quando sei un giocatore importante si alza l'asticella ed aumentano le pressioni. Nel 4-3-3 di Sarri, Lorenzo ha un altro tipo di gioco. Secondo me è il modulo migliore ma devi rinunciare ad una punta, che può risultare in corso d'opera una mossa importante. Passare al 4-3-3 può dare maggiore protezione".

Sulla 10 ad Insigne: "Certo che la merita. E' vero che la 10 è stata data anche a Thiago Motta, ma questo è un numero speciale. Di tutta la Nazionale mi sembra per caratteristiche e talento il migliore e quindi la merita. Quella maglia dà tanto onore ma anche l'onere di dover fare bene. in prospettiva è il talento che deve accompagnare nella crescita questa Italia. Non siamo una cattiva squadra".

Sulla partita di stasera: "Sentivo i vari resoconti che arrivavano da Coverciano, sembrava si giocasse con i 3 attaccanti. Alcuni senatori facevano capire di voler aspettare e cercare di resistere fino alla fine. L'infortunio di Chiellini ha mischiato le carte e quindi Ventura ha voluto azzardare. E' stato un disastro perché sei andato a giocare contro la Spagna regalando loro il centrocampo. Ho avuto la sensazione che i senatori non abbiano apprezzato quel determinato tipo di scelta".

Sulle parole di Raiola: "Io non le ho capite, ci lamentiamo del fatto che il mercato è sempre vivo. Alcune dichiarazioni del procuratore cercano di turbare l'ambiente, non è giusto in questo modo. Pensare che Sarri possa andare via può essere fatale".

Su Sarri: "Il Napoli ha blindato i suoi giocatori senza troppo sforzo perché stanno bene a Napoli, gran parte del merito è della società e di Sarri. La situazione di Reina si collega al famoso patto scudetto, lo stesso Mertens sarebbe potuto andare ovunque con le offerte che gli sarebbero arrivate. Non vedo nessun segnale nel senso che Sarri lasci il Napoli".

Sul silenzio stampa: "Alle volte aiuta, altre volte no. Non dimentichiamoci che i procuratori sono bravi nel fare comunicazione ma nei loro interessi. Sono abbastanza convinto che il Napoli non si faccia turbare. Raiola fa benissimo il suo lavoro ma non ho capito alcune sue dichiarazioni. Nel calcio esistano giocatori che cambiano squadra ogni 2 o 3 anni ma anche alcuni del calibro di Hamsik e Totti".

REDAZIONE - Armando Inneguale.