La pazienza è la virtù dei forti e Lorenzo Insigne di pazienza ne ha avuta molta nel corso degli anni. Da Zeman a Mazzarri, passando per Benitez e Sarri: cambiano gli allenatori ed il talento di Frattamaggiore cambia con loro.
ultimissime calcio napoli
La pazienza è la virtù dei forti e Lorenzo Insigne di pazienza ne ha avuta molta nel c
La pazienza è la virtù dei forti e Lorenzo Insigne di pazienza ne ha avuta molta nel corso degli anni. Da Zeman a Mazzarri, passando per Benitez e Sarri: cambiano gli allenatori ed il talento di Frattamaggiore cambia con loro. La...
La Serie B con il Pescara lo consacra come gioiellino da tenere in squadra ed il Napoli non ci pensa due volte. I suoi numeri erano impressionanti: 18 reti e 14 assist: per un giovanissimo esterno d'attacco è tanta roba. In quella stagione mise in mostra anche il suo marchio di fabbrica, il destro a giro. Arriva la Serie A in maglia azzurra ma la massima competizione italiana si rivela più complicata del previsto: 5 gol e 7 assist in 37 presenze.
Nel corso della stagione 2013/2014 Lorenzo inizia a suscitare nei tifosi azzurri un ricordo, una suggestione... La rete su punizione contro il Borussia Dortmund fece letteralmente impazzire la platea, una parabola da antologia. Quel campionato di chiuse con 9 gol all'attivo in 51 presenze. La magia sembra farlo decollare ma il 9 novembre 2014 l'incantesimo si spezza. Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e 5 mesi di stop. Ma Insigne non molla, sa pazientare ed aspetta con calma il suo momento.
Cambio in panchina: fuori Benitez, dentro Sarri. E' questa, forse, la causa scatenante della consacrazione di Lorenzo. Tra il napoletano ed il mister si instaura un rapporto di complicità e stima reciproca. L'attaccante sente la fiducia del tecnico e lo ripaga con 12 gol in 37 presenze. Ma Sarri non si accontenta, vuole di più perché sa che il calciatore ha tanta qualità.
Stagione 2016/2017. Insigne comincia davvero male, tra le voci di mercato e la difficoltà di trovare la rete il calciatore non è tranquillo e lo si nota. Qualche gesto di stizza plateale, il richiamo di Sarri avvenuto in tv. Sembra davvero che tra il Napoli ed il talento di Frattamaggiore qualcosa sia andato storto. E invece... Insigne pazienta ed arriva la doppietta contro l'Udinese ai primi di novembre. Da quella partita la giostra non ha più smesso di girare. In 37 presenze in campionato Lorenzo colleziona la bellezza di 18 reti, in totale ne fa 20 con quel gol illusorio ma meraviglioso contro il Real Madrid. A mille aveva terminato la scorsa stagione ed a mille ha iniziato questo ritiro di Dimaro! La speranza è quella di vederlo segnare anche di più di quanto fatto lo scorso anno.
Insigne mancava in concretezza e cattiveria ma sotto la guida di Sarri è diventato cinico e cattivo. Un piccolo scugnizzo che sogna di emulare le gesta di Maradona. Molti vorrebbero che indossasse la 10, ma forse è meglio che resti con la 24 e porti a Napoli una coppa che manca dall'epoca dell'argentino.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
REDAZIONE - Armando Inneguale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA