Il Napoli e il Comune nelle prossime settimane firmeranno, dopo diverse diatribe, la nuova convenzione per la gestione del San Paolo, dopo che il patron azzurro ieri ha chiarito che non vuole spostare la squadra dal 'teatro di Maradona'.
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San Paolo, in arrivo la nuova convenzione: diatriba sull’installazione dei sediolini. I motivi
Novità per quanto riguarda la gestione dello stadio San Paolo alla luce della nuova convenzione
In base a quanto riferisce Il Mattino, la querelle principale e continua riguarda l'installazione dei sediolini, poiché il Napoli vorrebbe iniziare dai distinti mentre, per motivi d'immagine, il Comune preferirebbe cominciare dalla Tribuna Posillipo.
Il quotidiano scrive: "Di questo il presidente ha parlato al tavolo sui Giochi del 2019 con il commissario Gianluca Basile. Per De Laurentiis lo stadio deve produrre soldi per far crescere il club e fa l'esempio di quanto accade a Parigi: «Quando vado al Parco dei Principi scopro che loro pagano 1 milione all'anno per il fitto, con 47mila posti riescono a fatturare 100 milioni all'anno, noi non adiamo oltre i 17-18 perché dentro il San Paolo non possiamo fare niente, non si possono fare attività. Non vado allo stadio? Perché nel settore che occupo non si vede niente»".
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