"Stiamo provando a creare una squadra per vincere il campionato, c'è voluto un po' di tempo per imparare alcune cose e cambiare la gestione filosofica delle operazioni calcistiche”. È soddisfatto ma non si accontenta, Pallotta. Il sogno è quello di vedere la sua Roma sempre più in alto. Ai microfoni di Sports Illustrated, il presidente giallorosso ha fatto il punto della situazione, partendo dallo stadio di proprietà: “Monchi sta facendo questi cambiamenti e ha bisogno di tempo. Credo che venerdì avremo l'approvazione e l'annuncio per fare lo stadio dalla Regione e questo potrebbe essere un bel regalo di Natale. Cambieranno tante cose quando lo avremo”.
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Roma, Pallotta: “Stiamo lavorando per lo stadio, l’obiettivo scudetto è possibile”
Roma, Pallotta: "Stiamo lavorando per lo stadio, l'obiettivo scudetto è possibile"
Tra i meriti della società, quello di aver migliorato il programma rivolto ai giovani: “Negli ultimi due anni abbiamo cambiato il nostro scouting, sviluppando incredibili sistemi di analisi, un livello superiore mai fatto prima. Penso che il nostro sistema sia cambiato in meglio, per quello che possiamo fare per migliorare in Italia e all'estero. Ci sentiamo come se avessimo dato più tempo ai nostri giovani. Guarda per esempio Lorenzo Pellegrini. Non sono sicuro che sarebbe tornato se non avessimo avuto Monchi. Dovremmo farlo giocare di più, per lui è un pezzo importante della Roma, lo sarà per i prossimi 10 anni. Vogliamo essere sicuro che giocatori come lui, i giovani, capiscano cosa sia la Roma e che noi li vogliamo”.
Per Monchi e Di Francesco, tanti applausi: “Monchi ha avuto un'esperienza di 15-16 anni con il Siviglia e si è meritato la reputazione che ha. Tante società erano su di lui e gli offrivano più soldi, ma a lui piaceva il nostro progetto. Ha lavorato duramente questa estate e abbiamo ancora altre cose di cui parlare. Ho un bel rapporto con lui, penso sia stata davvero un grande acquisto per la squadra. Su Di Francesco posso dire che negli ultimi due anni lo abbiamo seguito e ci è piaciuto il modo in cui faceva giocare le squadra. Il vantaggio è che lui già conosceva la Roma avendoci giocato, capisce le difficoltà dell'ambiente, il derby, come porsi con i giornalisti, con le radio, le tv. Sa come gestire queste cose, è flessibile. Quando ho parlato con lui questa estate mi ha spiegato il suo stile di gioco e apprezziamo ciò che sta facendo. Abbiamo capito che quest'anno avremmo avuto una rosa più profonda e così è stato, sta utilizzando più giocatori. Schick? Dovrebbe tornare presto e ci aspettiamo molto da lui”.
L’obiettivo è ovviamente lo scudetto: “Penso che possiamo giocarcela per vincere lo scudetto, la Serie A in questa momento è al pari di altri campionati. Se la giocano Roma, Lazio, Napoli, Sampdoria, Inter, Napoli, forse Milan e Fiorentina. L'Atalanta è una squadra tosta, ma noi li abbiamo battuti in casa loro. Abbiamo avuto un calendario duro, ma pensiamo a noi stesso e a giocare come sappiamo, come fatto contro la Lazio. È un campionato difficile, ma la squadra sta a suo agio, c'è unione e si è visto dopo il derby, tutti a cena fuori. Non c'erano fazioni o gruppetti, tutti insieme”.
Fonte: gianlucadimarzio.com
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