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Bianchi su Osimhen: “Bisogna lasciarlo crescere senza troppa pressione”

Bianchi su Osimhen: “Bisogna lasciarlo crescere senza troppa pressione”

L'ex tecnico azzurro ha parlato anche di Spalletti e Anguissa

Giuseppe Canetti

Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per parlare delle principali vicende di casa azzurra. Di seguito le sue dichiarazioni.

"Gli va data la possibilità di sbagliare senza drammi"

 Foto by Getty

Sull'inizio di stagione degli azzurri

"Non mi sorprende il Napoli a punteggio pieno, la società ha operato bene mantenendo lo stesso organico mentre le altre hanno cambiato. Poi c'è stata una stagione anomala per via del COVID-19 e per il post Europei e Copa America. Chi ha mantenuto lo stesso organico, con un gioco già collaudato, chiaramente è messo meglio. Società buona, giocatori buoni, allenatore buono, dell'entusiasmo della gente non c'è neanche a parlarne. Non lo dico solo io ma la squadra è una di quelle consolidate che dovevano e potevano fare bene. D'altronde da anni il Napoli è nelle zone alte della classifica".

Sulla comunicazione di Spalletti

"È un dato di fatto che un professionista di alto livello se ha una buona macchina a disposizione non si nasconda. Lui è consapevole della propria forza e trasmette questa forza alla squadra".

Su Anguissa

"Lui come Romano? L'organico per me era già buono, per noi Romano è stato molto importante perché non avevamo alternative in quella zona di campo, era andato via Pecci e lui non ha sentito il salto di categoria. Arrivò di mercoledì e la domenica lo feci giocare, era un ragazzo estremamente intelligente oltre che dotato di qualità tecniche".

Su Osimhen

"Giocatore giovane e interessante, bisogna lasciarlo stare senza molta pressione perché deve migliorare e lo farà senz'altro. Quando si è così giovani in un ambiente particolare come Napoli la cura migliore è quella di vederlo giocare e di aiutarlo nei momenti difficili, oltre a non esaltarsi nei momenti di grande valore. Gli va data la possibilità di sbagliare senza drammi".