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Ospina fa bloccare il respiro a tutti: Napoli si stringe intorno a David

Ospina fa bloccare il respiro a tutti: Napoli si stringe intorno a David

David Ospina fa prendere uno spavento a tutta Napoli ma per fortuna è soltanto questo. Nel frattempo tutta la città si stringe al portiere, questa volta più che mai

Redazione

Attimi di panico quelli vissuti da tutto lo stadio San Paolo durante il match tra Napoli e Udinese. Al quinto minuto di gioco c'è uno scontro tra David Ospina e Pussetto: il colombiano anticipa il bianconero per evitare il gol ma l'impatto con l'argentino è durissimo. Il numero 25 resta accasciato a terra per ben 3 minuti, è colui che ha la peggio: ha un taglio alla testa che sembra non di natura grave ma gli viene fatta una medicazione accurata per fasciargli la testa ed evitargli l'emorragia esterna.

Tutto sembra gestibile ma David appare confuso, non in forma, i riflessi sono lenti e subisce due gol. Il primo di Lasagna in cui si getta a terra ma non è pronto, la palla nonostante sia piuttosto lenta ma sporca, va in rete ed è 2-1. Poi è Fofana che fa un'incursione incredibile, la difesa schierata del Napoli fa pasticci su pasticci e anche qui il portiere non ha la forza di opporsi con efficacia.

Si capisce che in realtà l'estremo difensore non è il solito: qualcosa non va.

Così al minuto '44 d'improvviso l'azzurro si accascia al suolo: il portiere ha perso i sensi e si trova a terra. In campo si evince preoccupazione, sconcerto, gli altri giocatori del Napoli immediatamente chiedono l'intervento dei medici così come l'arbitro. Tutti corrono tra paura e spavento. Anche i telecronisti Riccardo Trevisani e Lele Adani si manifestano preoccupati. Ospina pare non rispondere. Al San Paolo, stadio più caldo d'Italia, cala il gelo assoluto.

Viene portato in barella e portato d'urgenza all'ospedale, sarà poi portato all'ospedale San Paolo con codice rosso. Gli aggiornamenti che arrivano direttamente dalla clinica distendono i nervi tesissimi della squadra, dei tifosi e di tutti. Il fiato sospeso viene ripreso, si riprende aria: Ospina è cosciente.

Di fianco al portiere c'è tutto ciò di cui ha bisogno: cure, medici, competenti e soprattutto la moglie Jesica. Che dopo il terrore riesce a riprender fiato anche lei. Anche la partita si distende, i giocatori sono più sereni e come gli ottimi professionisti fanno il loro dovere: segnano, giocano e vincono.

Intanto però in ospedale continuano gli accertamenti e arrivano altre notizie positive. La società rende nota la diagnosi dell'azzurro: si è trattata di una crisi ipotensiva conseguente al trauma cranico con perdita di sangue, senza però aver perso coscienza. La tac ha dato risultati negativi e dunque nulla di grave.

David ha fatto prendere un grandissimo spavento a tutti, società, tifosi, familiari e tutto il mondo del calcio. Ma una domanda è sicuramente lecita: non sarebbe stato meglio farlo uscire immediatamente e fare sul momento accertamenti? Non importa se il calciatore rassicura sulle proprie condizioni così come ha fatto David e così come ha sottolineato il dottor De Nicola. E spesso aspettare la fine di un tempo, così come afferma il medico, può essere soltanto un pericolo inutile che si corre, così com'è stato.

Dunque bene il Napoli che porta a casa i 3 punti mentre lascia un po' più di perplessità la gestione di David Ospina: probabilmente sarebbe stato meglio farlo uscire immediatamente in seguito allo scontro e non attendere la crisi ipotensiva che si è verificata successivamente e l'ha costretto alla corsa in ospedale tra grandi paure e preoccupazioni.

Per fortuna però tutto è terminato con un lieto fine non dal sapore completamente dolce ma quantomeno non assolutamente amaro: la tragedia è scampata. Ospina fa prendere un grandissimo spavento ma resta soltanto quello. Nel frattempo Napoli si stringe intorno a David questa volta più che mai.

di Claudia Vivenzio