Un'innovazione legislativa che può davvero spaventare le big e rivoluzionare per intero gli equilibri del campionato italiano. Questa la finalità del pacchetto di riforme proposto del ministro per lo Sport Luca Lotti per la nuova Legge Melandri, contenuto nella Legge di Bilancio già approvata dal Senato. Una diversa redistribuzione dei diritti Tv, adesso, sarà realmente possibile e farà infuriare di sicuro le prime della classe: con le nuove previsioni, infatti, i più importanti club del panorama calcistico italiano si vedranno riconosciute quote più basse di quelle guadagnate negli ultimi anni direttamente dalle sponsorizzazioni televisive.
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Nuovi diritti Tv, trema la Juventus: così il Napoli avvicina i bianconeri
Un’innovazione legislativa che può davvero spaventare le big e rivoluzionare per intero gli equilibri del campionato italiano. Questa la finalità del pacchetto di riforme proposto del ministro per lo Sport Luca Lotti per la...
Le cifre arrivate dalla Tv negli ultimi anni si avvicinavano al miliardo di euro, somma che sarà superata inevitabilmente nel prossimo triennio 2018-2021. Ma a cambiare sarà anche la percentuale di redistribuzione delle stesse: da ora sarà il 50% della torta totale (e non più il 40% come in precedenza) ad essere suddiviso equamente tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Il successivo 30% sarà legato invece alla meritocrazia e ai risultati sportivi (il 15% verrà assegnato in base alla classifica e ai punti ottenuti nell'ultimo campionato, il 10% verrà considerato sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni e l'ultimo 5% sarà legato a risultati internazionali e nazionali a partire dalla stagione sportiva 1946/47).
Importante anche la modifica dell'ultimo 20%, che sarà ora legato al bacino d'utenza, determinato dal pubblico di riferimento di ciascuna squadra tenendo principalmente conto del numero di spettatori paganti allo stadio degli ultimi tre campionati.
Una rivoluzione in controtendenza con gli altri campionati europei, ma che potrà infastidire soprattutto le squadre più titolate. Non esistono ancora dati certi (gli incassi totali di ogni club vengono ufficializzati solo mesi dopo l'effettiva realizzazione), ma dalle prime stime sarà la Juventus quella più danneggiata: i bianconeri potrebbero perdere circa 40 milioni di euro per stagione (dai circa 107 del passato ai 68-70 attuali). Perdono, anche se in maniera meno consistente, anche le milanesi (intorno ai 15 milioni), così come Roma e Napoli. Gli azzurri potrebbero passare dai circa 70 milioni incassati ad una cifra di poco superiore ai 60 milioni. Una perdita non elevata, ma che riporterà strettamente a contatto le varie big. Con i diritti Tv ad unire tutte le grandi d'Italia, dunque, saranno soprattutto merchandising e risultati sportivi a fare la differenza, spingendo i club alla ricerca del risultato. Ma, se da un lato riporterà a contatto club come Napoli e Juventus, contemporaneamente, allargherà la forbice tra squadre italiane e le big europee, sicuramente più attrezzate da questo punto di vista e investite da un mare di milioni dalle Tv, impoverendo maggiormente la possibilità di essere competitivi fuori dai confini nazionali. Il Mattino.
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