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Niccolai: “Il mio Cagliari aveva un filosofo in panchina. Ora i sardi se la giocano per la salvezza”

Niccolai: “Il mio Cagliari aveva un filosofo in panchina. Ora i sardi se la giocano per la salvezza”

Niccolai, ex calciatore del Cagliari, ha fatto un paragone tra presente e passato

Redazione

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione di Umberto Chiariello in onda sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto Comunardo Niccolai, ex Cagliari: “Italiani tifavano Cagliari? Sì, è vero. In 30 partite 11 gol subiti? Vero. Cosa aveva il Cagliari? Aveva un allenatore filosofo, molto carismatico, parlava pochissimo, ma quando apriva bocca stavamo tutti zitti. Non era facile gestire quel Cagliari, che aveva gente di un grande valore. Un grande merito va al nostro allenatore Scopigno. Giovani italiani? È sempre difficile poter giudicare un giocatore vedendolo in televisione. Non faccio nomi, ma di bravi ce ne sono. Penso che la nostra nazionale possa risorgere con i nuovi ragazzi che stanno giocando nel nostro campionato. Marcare Riva? Non erano partitelle, ma erano risse. Lui non aveva paura di nessuno. Non c’era timore di nessuno o per nessuno. Riva fumava dopo l’allenamento? Come tutti. Tutti fumavano prima e dopo l’allenamento(ride ndr). Nello spogliatoio non fumava nessuno, dopo l’allenamento sì, fuori. Cagliari di oggi? Credo che l’obiettivo sia la salvezza, ma giudicare da lontano è difficile. Penso che possa giocarsela bene”.