Napoli ha rappresentato una tappa importante per Gigi Simoni. Da calciatore, dopo aver esordito nel

Napoli ha rappresentato una tappa importante per Gigi Simoni. Da calciatore, dopo aver esordito nel Mantova, nel 1961 è passato in prestito alla squadra campana in Serie B, ottenendo la promozione e la vittoria della Coppa Italia. Le strade del nativo di Crevalcore e il club partenopeo si incroceranno nuovamente nella stagione 1996-1997, quando da allenatore verrà chiamato dal presidente Corrado Ferlaino. Dopo una prima parte di stagione entusiasmante, con gli azzurri secondi in campionato fino al periodo natalizio dietro la capolista Juventus, la compagine di Simoni non riuscì più a conquistare risultati soddisfacenti, ma prima del suo esonero portò il Napoli in finale di Coppa Italia.

L’anno successivo, alla guida dell’Inter, conquistò la Coppa Uefa battendo la Lazio per 3-0 a Parigi. Grazie all’ottima stagione con i nerazzurri, nel novembre del 1998 ha ricevuto il premio Panchina d’Oro. Il classe 1939 tornerà nuovamente ad allenare il Napoli il 10 novembre 2003, prendendo il posto dell’esonerato Andrea Agostinelli. In quella stagione ottenne la permanenza in Serie A, poi revocata per il fallimento della società partenopea con conseguente retrocessione in Serie C1.

Per parlare del mercato degli azzurri, ITASportPress.it ha intervistato in esclusiva proprio l’ex tecnico, il quale ha anche analizzato nel dettaglio la squadra allenata da Maurizio Sarri: “Penso sia difficile rinforzare il Napoli, ha dimostrato di essere tra le squadre più forti del campionato.

Ha avuto qualche momento di sbandamento nella scorsa stagione, ma ha anche dato la sensazione in certi momenti di essere incontenibile. Ha giocato una serie di partite bellissime, mettendo a segno tanti gol. Per migliorare questa squadra devi prendere qualche fenomeno, perché l’organico è già di alto livello. Sicuramente la rosa va completata con qualche acquisto, ma secondo il mio parere il Napoli può già lottare per lo scudetto”.