Il Napoli torna dalla Scozia con tre pesantissimi punti e con alcuni dati interessanti da analizzare. Sette reti in due partite e solo una concessa, numeri da top club europeo, ma alcuni meccanismi come giusto che sia, sono da rivedere. Passa giusto un mese dalla splendida vittoria di Verona ma agli occhi dei più attenti la vittoria con i gialloblù ha lasciato alcuni interessanti spunti di riflessione. Errori da correggere e momenti della gara da gestire con maggior attenzione, e l'edizione odierna de La Repubblica, sottolinea proprio questi momenti no della banda Spalletti.
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Il Napoli espugna Glasgow, ma risuonano alcuni campanelli d’allarme: l’analisi
Il Napoli espugna Glasgow, ma risunano alcuni piccoli campanelli d'allarme: la riflessione
Di seguito ecco un breve estratto de La Repubblica che sottolina i tanti punti da rivedere nel sistema calcio di Luciano Spalletti ed il suo Napoli:
"Il Napoli è l'unica squadra italiana che negli ultimi 13 anni è sempre stata presente in almeno una competizione europea. Sono state dunque anche l'esperienza e le situazioni a misurarsi ad alti livelli a spostare la bilancia dalla parte degli azzurri. Azzuri che però hanno messo sotto i Rangers soprattutto percorrendo con autorevolezza la strada del gioco: come al Maradona contro il Liverpool.
Stavolta l'avversario era di caratura inferiore ai Reds e l'arma più efficace degli scozzesi è stato l'agonismo, in uno stadio gonfio di patriottismo e passione pura, complice anche le celebrazioni per la dipartita di sua maestà Elisabetta II. Ma il gruppo di Spalletti ha dimostrato di non esser lì per puro caso.
C'era legittima curiosità di rivedere gli azzurri anche da parte del grande pubblico europeo dopo lo strabiliante 4 ad 1 rifilato al Liverpool di Klopp. La rivoluzione estiva ha azzerato le gerarchie e i nuovi leader avranno bisogno di tempo per diventare tali ed imporsi. Ed è proprio qui che scatta il campanello d'allarme".
La riflessione condividibile del noto quotidiano italiano lascia intedere come per il Napoli ieri abbia influito ed aiutato il basso livello dell'avversaria. Sbagliare difatti due rigori nel giro di pochi secondi e i primi 10 minuti di gara conditi da alcuni svarioni difensivi, sono errori che nel grande calcio europeo, paghi e molto spesso lo fai in modo irreversibile. Chiaro che le colpe non posson ricadere solo su Zielinski e sulla coppia Kim-Rrhamani. Bisogna chiaramente riflettere su quello che potrebbe diventare un problema insormontabile: la mancanza di leadership all'interno della giovane banda Spalletti.
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