Napoli, quando la punizione è divina: da Insigne a Milik, passando per Mario Rui, Mertens e Maksimovic

L'ultima arriva da Arek Milik, al 90' contro il Cagliari, che vale addirittura una vittoria che sembrava ormai insperata ma prima del polacco tanti altri hanno messo a segno gol fantastici da calcio piazzato e l'edizione odierna del Corriere dello Sport analizza tutti gli specialisti del Napoli:

"La punizione divina in realtà è qualcosa di accattivante, persino di sconvolgente: è un’emozione

da vivere. Insigne fece gol quasi da quella posizione, con il Borussia Dortmund con Lankerak che perse due denti, Milik non aveva mai avuto una chance, pur essendo abilitato a farlo, perché in allenamento. Ci fosse stato Mario Rui, si sarebbero giocati a testa o croce quella tentazione forte di trasformarsi nell'uomo del giorno. Ma quella è una zona per tanti, anche per Ghoulam, che ha un sinistro talmente magico da rischiare di far gol persino sui calci d'angolo. E anche se finora si è visto poco, ci sarebbe Verdi, che nel Bologna ha dimostrato di saper calciare con entrambi i piedi. Poi c'è il "nemico" numero uno di Insigne, Dries Mertens che è padrone della materia. Poi ci sono le alternative di forza che si chiamano Fabiàn Ruiz, specialmente, che potrebbe andare oltre qualsiasi barriera. Ma gli allenamenti, hanno svelato anche un ennesimo, insospettabile pretendente al ruolo, Nikola Maksimovic che si esercita ripetutamente, ha scoperto di avere un destro niente male e insegue pure lui una speranza".