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Fassone: “Milan-Napoli? Partita decisiva. Cavani la mia migliore operazione”

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Parole d'amore quelle di Marco Fassone verso il Napoli ed il suo presidente Aurelio De Laurentiis

Francesco Casillo

Marco Fassone, dirigente sportivo è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. L'ex dirigente azzurro ha commentato l'imminente big match tra Milan e Napoli e non solo. Presa in analisi da Fassone infatti anche la situazione finanziaria del calcio italiano.

Fassone: "Milan-Napoli deciderà le sorti del campionato! L'acquisto di Cavani operazione super!"

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Di seguito le dichiarazioni del dirigente piemontese

Su Milan-Napoli 

"Mi piace vedere in particolare Napoli e Milan che giocano un calcio divertente. Gli allenatori hanno trovato una bella squadra e pure se la gara di domenica non sarà al top a causa di infortuni e problematiche di varia natura, resta un match che decide i secondi e forse anche i primi alla fine della corsa".

Sulla sua assenza dal rettangolo verde 

"Lavorativamente invece, sto facendo un sacco di cose lontane dal campo di gioco che, confesso, mi manca un pò".

Su Spalletti 

"Non ho mai avuto la fortuna di lavorare con Spalletti, ma l’ho sempre ammirato sulle panchine di altre società. De Laurentiis ha sempre avuto una forte lungimiranza, sugli allenatori ha messo in piedi una sorta di scaletta tra allenatore giovane ed esperto che finora ha portato grandi successi. Dopo Gattuso, è tornato un allenatore esperto e i risultati gli stanno dando di nuovo ragione".

Sulla situazione finanziaria in Italia

"Società indebitate? Abbiamo beneficiato per almeno un decennio dei diritti televisivi e quando questi non sono stati più sufficienti a colmare le spese delle società, si è scoperta la strada dei finanziamenti, ma adesso il debito la fa da padrona".

Sulla gestione di Aurelio De Laurentiis

"In questo ambito, il Napoli ha sempre fatto eccezione,De Laurentiisha sempre mantenuto la società in equilibrio economico finanziario e quando necessario, De Laurentiis ha fatto aumento di capitali. Nei miei due anni non ce ne fu bisogno perché riuscivamo anche a produrre un risultato in termini di utile, ma quando c’è stato bisogno, il presidente azzurro non ha mai preso un euro da terzi ecco perché il Napoli è sempre stato un esempio".

Su un suo personalissimo ricordo degli anni napoletani

"Gli anni di Napoli mi ricordo che pronti-via, ci fu l’operazione Cavani dentro e Quagliarella fuori, complicata e contestata, ma dopo la prima doppietta in Svezia contro l’Elfsborg tutti i timori andarono a tacere".