Napoli-Liverpool, dieci punti di sutura per il tifoso Reds aggredito in centro: aggressori da identificare

L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno ricostruisce l'aggressione subita da un gruppo di tifosi del Liverpool da parte di alcuni ultrà azzurri. I ragazzi inglesi, avvistati a via Cesare Rosaroll poco dopo la mezzanotte, sono stati accerchiati e aggrediti dagli scooter dei supporter partenopei: ad avere la peggio un ragazzo di 26 anni che era in giro per la città con altri connazionali. Secondo le notizie giunte alle forze dell'ordine, gli aggressori erano in dieci: li hanno picchiati con catene e ad avere la peggio sono stati proprio i tifosi del Liverpool. Il giovane è stato medicato con dieci punti di sutura alla testa. La caccia all'uomo si è conclusa intorno alle prime luci dell'alba per poi proseguire anche la mattina seguente tra i vicoli del centro storico.

Ripresi dalle telecamere di sorveglianza, la Digos ha identificato poco meno di trenta ragazzi che durante la notte giravano in scooter: adesso l'obiettivo è dare un nome agli aggressori. Il medico che ha soccorso il ventiseienne inglese, Michele Porcini, ha dichiarato: "Era completamente coperto di sangue, accompagnato dal padre, ma stranamente sorridente. Era il suo compleanno e aveva scelto di festeggiarlo a Napoli, approfittando della gara".

Ieri l'ennesima vergogna: alcune sentinelle-ultras azzurre hanno agganciato altri tifosi prima della gara. Anche stavolta schiaffi e pugni, così come nel 2010: all'epoca i fatti furono più gravi, due tifosi dei Reds furono accoltellati ai Decumani. Misure di sicurezza anche per la squadra del Liverpool, scortata fino a notte fonda dalle forze dell'ordine: la Polizia ha accompagnato la squadra al lungomare ed il loro intervento è servito per allontanare alcuni ultras incappucciati.