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Napoli Juventus è sempre stata una partita particolarmente sentita. Quest’anno ancor di pi

Napoli Juventus è sempre stata una partita particolarmente sentita. Quest’anno ancor di pi

Napoli Juventus è sempre stata una partita particolarmente sentita. Quest’anno ancor di più perché Higuain, eroe della passata stagione, ha cambiato colori e si è trasferito dal Vesuvio alla Mole Antonelliana. La...

Redazione

Napoli Juventus è sempre stata una partita particolarmente sentita. Quest'anno ancor di più perché Higuain, eroe della passata stagione, ha cambiato colori e si è trasferito dal Vesuvio alla Mole Antonelliana. La vicenda Higuain-Napoli è stata esasperata ai massimi livelli, tanto che è arrivata ad interessare anche testate giornalistiche oltreoceano.

Anche il New York Times, giornale di spicco della 'grande mela' e uno dei più rilevanti a livello mondiale, si è occupata di questo 'caso' sportivo.

Nelle pagine del quotidiano statunitense si legge:

"Se Gonzalo Higuaín ha avuto dubbi su ciò che sta in agguato per lui a Napoli, lo striscione che è apparso sul Ponte Maddalena Cerasuolo nel nord di Napoli, giovedì mattina li avrebbe spazzati via. In primo luogo, la bandiera lo ha accusato di essere un “attore” e poi un “schiavo del sistema”. Il vero veleno, però, era negli ultimi tre parole: “Marcio, sporco, traditore”.

Per tre anni, i fan del Napoli hanno adorato Higuaín. Ha segnato 91 gol in 146 partite per il club - tra cui un record di 36 la scorsa stagione - tanto da trasformare la squadra in una delle centrali elettriche italiane e sparando sogni di un primo titolo di Serie A dai tempi di Diego Maradona.

Quando tornerà per la prima volta in questo fine settimana, capirà che ormai non conta nulla. Egli non sarà trattato come un eroe compianto, nemmeno come un figliol prodigo. Non ci saranno petali di rosa o fantasticherie, solo bile e dispetto. A Napoli, come quella bandiera sul ponte chiarito, Higuaín è ora nulla di più di un “marcio, sporco, traditore"

REDAZIONE - Salvatore Amoroso.