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Napoli: James sarà il grimaldello di Ancelotti

Napoli: James sarà il grimaldello di Ancelotti

Non c’è due senza tre. Da Madrid a Monaco di Baviera e presto a Napoli, si spera. Quello fra Carlo Ancelotti e James Rodriguez sembra un inseguimento, ma all’inizio fra i due non fu vero amore. Lo raccontò Arrigo Sacchi,...

Redazione

Non c'è due senza tre. Da Madrid a Monaco di Baviera e presto a Napoli, si spera. Quello fra Carlo Ancelotti e James Rodriguez sembra un inseguimento, ma all'inizio fra i due non fu vero amore. Lo raccontò Arrigo Sacchi, estimatore e amico di Re Carlo che aveva appena vinto la "Decima", la Champions League del 2014 conquistata a Lisbona nella finale-derby contro l'Atletico Madrid del Cholo Simeone, finita ai supplementari 4-1.

L'amore di Florentino—

'Carletto aveva in mente giocatori solidi per la campagna acquisti estiva merengue. E invece gli dicono da Madrid che gli hanno comprato James Rodriguez!' disse Sacchi. In effetti per un allenatore che aveva a disposizione la BBC, Bale-Benzema-Ronaldo, era più importante avere qualcuno di sostanza in mezzo. Invece Florentino Perez si era invaghito della stella del Mondiale brasiliano - nel 2014 James fu capocannoniere del torneo iridato segnando sempre: 6 gol in 5 gare - e non volle farselo scappare.

El 'dies' si sposta—

Ma la cultura contadina e del lavoro portò Ancelotti a trovare una posizione anche al colombiano nel suo prestigioso scacchiere, un po' carente nella fase difensiva. E così James arretra un po' il suo raggio d'azione. Spesso parte mezz'ala destra nel 4-3-3 per scatenare il suo sinistro. Oppure con Izco (o Modric) e Kroos alle spalle, gioca dietro la prima punta Benzema, nel 4-2-3-1. E ancora finto esterno destro in un 4-4-2 libero di agire fra le linee, nei movimenti che piace sviluppare ad Ancelotti. Parte bene vincendo la Supercoppa europea e segnando nell'andata della Supercoppa contro l'Atletico - così entrando nel cuore dei tifosi - ma la sconfitta nel ritorno al Calderon sarà l'inizio della fine per Ancelotti. James chiuderà la stagione con 17 gol in 46 presenze: resterà la sua stagione più prolifica. E sarà per questo motivo che nel maggio 2015 quando il Real annuncia il divorzio con Ancelotti, il colombiano twitta: 'Grazie di tutto mister, in poco tempo ho imparato tanto'. Nessuno dei due poteva immaginare che due anni dopo si sarebbero ritrovati in Germania.

Rieccoli in Baviera—

Stavolta è il tecnico a chiedere - nell'estate del 2017, dopo aver vinto la Bundesliga - James per sostituire Douglas Costa nella rosa del Bayern Monaco. Ma stavolta non c'è tempo per trovare la sintonia, perché a fine settembre - dopo un pesante 3-0 in Champions a Parigi col Psg - Ancelotti viene esonerato. Poche partite in cui il tecnico lo usa come alternativa agli esterni offensivi Robben e Ribery, ma anche dietro Lewandowski nel 4-2-3-1 o ancora mezz'ala destra nel 4-3-3. Con la partenza di Carletto a James è stato fatto "pesare" il suo legame con l'italiano. E raramente si è espresso ai suoi livelli. Ma questo è il passato, che ci fa capire come per il tecnico del Napoli, nel suo progetto James diventa l'incursore che con la fantasia e il suo magico sinistro potrà far saltare i tatticismi delle difese italiane. L'uomo che può risolvere le gare anche con un calcio piazzato, con una invenzione. Insomma Ancelotti vuole una squadra azzurra sempre più capace di cambiare pelle, di avere uomini intercambiabili che non danno riferimenti agli avversari. Un progetto affascinante. Perché se non c'è due senza tre nei club condivisi, il detto vale anche per i trofei vinti. A Madrid insieme vinsero Supercoppa europea e Mondiale per club. A Napoli sognano la terza puntata.