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Il Napoli è terrestre. Lo ha dimostrato contro l’Atalanta ed il Bologna. Gli alieni che vi

Il Napoli è terrestre. Lo ha dimostrato contro l’Atalanta ed il Bologna. Gli alieni che vi

Il Napoli è terrestre. Lo ha dimostrato contro l’Atalanta ed il Bologna. Gli alieni che viaggiano alla velocità della luce nelle ultime due apparizioni stagionali hanno mostrato il loro lato umano. Per due volte di seguito la...

Redazione

Il Napoli è terrestre. Lo ha dimostrato contro l'Atalanta ed il Bologna. Gli alieni che viaggiano alla velocità della luce nelle ultime due apparizioni stagionali hanno mostrato il loro lato umano. Per due volte di seguito la squadra di Sarri ha dovuto convivere con l'idea star giocando in 11 contro 11. Non accade spesso, solitamente il gioco del Napoli è talmente strabiliante da far sembrare tutto troppo semplice. Bello sì, ma anche molto rischioso.

La prestazione opaca potrebbe essere resa meno preoccupante da diversi fattori: la fatica dei giocatori reduci dagli impegni con le rispettive nazionali, la grinta e la cattiveria con le quali è sceso in campo il Bologna, un Hamsik ancora fuori condizione, un Insigne poco brillante, un Jorginho che in campo sembra il suo fantasma. Eppure sono tanti gli aspetti positivi di una vittoria che, seppur sofferta, ha regalato 3 punti al Napoli.

La difesa imbattuta è il primo, grande, passo in avanti. Reina vola sulla punizione di Verdi, Koulibaly salva sulla linea. Brividi che non si tramutano in delusione. Questo aspetto, accompagnato dalla capacità degli azzurri di restare lucidi e non innervosirsi, è sintomo di crescita mentale e caratteriale. Gli uomini scesi in campo contro il Bologna sono gli stessi dello scorso anno, ma qualcosa è cambiato in positivo. Il Napoli sta dimostrando di aver acquisito esperienza tale da essere maturo, da saper gestire i vari momenti della partita.

Sarebbe una squadra da elogiare ulteriormente, ma un aspetto lascia perplessi...

Mertens ruba palla a Pulgar, fa uno scatto di 20-25 metri e realizza la rete del momentaneo 0-2. Tutto molto bello, se non fosse per il fatto che il belga non ha esultato. Ciò che desta maggior interesse è il fatto che guarda attentamente la telecamera che lo sta riprendendo.

Perché Dries non ha esultato? Non è dato saperlo, il Napoli è in silenzio stampa ed i tesserati non parlano. La possibilità più concreta è che si tratti di una frecciatina lanciata al VAR. L'attaccante azzurro, infatti, ha invocato l'intervento della tecnologia per un presunto fallo subito in area di rigore. L'arbitro non lo ha concesso e, da regolamento, il belga andava ammonito poiché i calciatori non possono richiedere l'ausilio tecnologico.

Il gesto è passato inosservato e non c'è stata la possibilità di ascoltare la versione di Mertens. Resterà il dubbio sulla sua mancata esultanza, così come resterà la prova di maturità che gli azzurri hanno fornito nelle ultime due partite di campionato.

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REDAZIONE - Armando Inneguale.