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Napoli è il suo mondo, adesso. La sente dentro di sé, forte, come quel desiderio di realizzare qualc

Napoli è il suo mondo, adesso. La sente dentro di sé, forte, come quel desiderio di realizzare qualc

Napoli è il suo mondo, adesso. La sente dentro di sé, forte, come quel desiderio di realizzare qualcosa d’importante. Il quinto anno napoletano è cominciato col gran gol realizzato all’Atletico Madrid martedì...

Redazione

Napoli è il suo mondo, adesso. La sente dentro di sé, forte, come quel desiderio di realizzare qualcosa d’importante. Il quinto anno napoletano è cominciato col gran gol realizzato

all’Atletico Madrid martedì pomeriggio all’Allianz Arena. Un pezzo di pregevole bellezza, ma non un inedito. Di reti del genere ne ha già segnate José Maria Callejon. E, nonostante l’abilità dimostrata nel farle, il suo gesto tecnico riesce sempre a sorprendere, a farsi applaudire, al

di là del tifo. In questo Napoli è un punto fermo, fin qui è stato l’unico giocatore di cui Maurizio Sarri non ha mai fatto a meno nei i tre anni di gestione tecnica: una presenza imprescindibile, potremmo dire. «In questi anni di Napoli sono cresciuto parecchio. Calcisticamente sono migliorato tanto e devo dire grazie a chi mi ha allenato. Per me, Napoli sta rappresentando un’esperienza fantastica, qui sono pure nate le mie due bambine», osserva l’esterno spagnolo.

Se la sente ditracciare un bilancio di questi 5 anni?

«Direi buono, sono arrivato da Madrid, dove non giocavo mai, e qui ho trovato la continuità che mi ha permesso di esprimermi al meglio. E poi a livello

di collettivo ho vinto pure qualcosa (una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, ndr)».

Le proiezioni di questo periodo indicano il Napoli come l’unica vera anti-Juve: condivide

«Se pensiamo ai 48 punti fatti nel girone di ritorno dello scorso campionato, allora tutto può essere fattibile. Adesso noi pensiamo da grande squadra. Sì, siamo molto vicini alla Juventus

adesso».

Il Napoli è l’unica delle grandi a non aver modificato nulla: può essere un vantaggio?

«Siamo un gruppo che lavora insieme da due anni. Sin dal primo giorno Sarri ci ha trasmesso le sue idee. E questo può essere un punto a nostro favore».

La Juve ha perso Bonucci…

«Un difensore fortissimo, che stimo molto. Ma in organico ha gente di buon livello, che può fare ciò che ha fatto lui».

Il Napoli è pronto per lo scudetto, allora?

«Adesso siamo in un fase di preparazione e vogliamo provare a capitalizzare meglio quanto di buono fatto nella passata stagione. La Juventus resta la favorita, perché ha vinto gli ultimi 6 scudetti».

Che ne pensa del Milan?

«Hanno preso tutti giocatori di altissimo livello, sarà un’altra grande da affrontare. Ma anche

Inter e Roma saranno competitive».

Nelle ultime 4 stagioni avete superato i 100 gol: il vostro è un super tridente.

«Ci divertiamo in campo, ci piace giocare, e gli schemi di Sarri ci esaltano».

Allegri ha detto che a lei piace giocare a nascondino…

«Mi fa piacere che lo abbia pensato. Io mi diverto a sorprendere il difensore: arrivare da dietro

e concludere, mi esalta».

Insigne e Mertens sono compagni

ideali, a quanto pare.

«Lorenzo è attualmente il miglior talento che esprime il calcio italiano. Lo apprezzo tanto e merita la Nazionale. Dries può fare ancora di più, abbiamo visto quanto è già forte e nel ruolo di centravanti ha margini di miglioramento».

A proposito di nazionale: a settembre potrebbe ritrovarsi di fronte Insigne in Spagna-Italia

«Aspetto di capire se rientrerò nei convocati. Mi piacerebbe battere l’Italia e disputare un

grande Mondiale».

Oggi il Napoli conoscerà l’avversario del playoff di Champions: preferenze?

«Eviterei volentieri lo Young Boys per il campo sintetico, e il Nizza, la più forte tra le rivali».

Se le dico Benitez, cosa pensa?

«E’ stato importante, mi ha portato a Napoli e mi ha permesso di ritornare in nazionale».

Tutti, ora, stravedete per Sarri.

«Lui cura nei minimi dettagli anche i particolari meno importanti, lavora molto sulla mente. Tatticamente, poi, è un maestro, ci fa giocare bene, ci fa sentire forti, e sa tirare fuori

il meglio da ciascun singolo».

Barcellona senza Neymar: adesso il tridente europeo più forte può diventare il vostro?

«Ce la giocheremo con quello del Real Madrid. Lì c’è Cristiano Ronaldo, il più forte giocatore

al mondo del momento: è completo, ha tutto». REDAZIONE. FONTE: Gazzetta dello Sport