Il Corriere dello Sport paragona il gioco del Napoli a quello del Barcellona di Pep Guardiola:
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CdS – Il Napoli è il Barcellona italiano, tante analogie tra Sarri e Guardiola
CdS - Il Napoli è il Barcellona italiano, tante analogie tra Sarri e Guardiola. I dettagli
"Quando si dice l’identità. E’ Lì, in campo e non è percezione astratta, è esibizione plastica, elegante, modulata. Un fascio di idee, sprigionate cominciando l’azione dal basso (anche da Reina), passando attraverso il regista occulto (che in genere è Albiol), appoggiandosi sulla materia grigia di chi governa il destino - soprattutto offensivo - (ed è Jorginho). E poi evolvendosi nella natura di un calcio verticale, che ama attaccare principalmente a sinistra (quando c’era Ghoulam, ma anche ora che Mario Rui è entrato nelle distribuzioni) e in alternativa a destra. Si scrive Napoli e poi si ripensa al Barcellona, quel modello fascinoso che Pep Guardiola ha trascinato nell’Olimpo degli dei e che ora resiste ancora, pur nel mutamento generazionale d’una squadra che ha valori altissimi, impareggiabili.
E’ analogia filosofica: le affinità elettive si scorgono ed emergono, il Napoli si muove tra le linee offensive, lascia uscire (con Mertens può) il suo riferimento centrale, manda dentro gli esterni o anche le sue mezze ali (Hamsik o Zielinski più di Allan, per ovvi motivi) e il capitano o il polacco, in questa trasposizione, rifanno Iniesta, mentre è complicato inventarsi Xavi. Il Barcellona aveva ed ha Messi, che sfugge solo alla canonizzazione, poi c’è Suarez. Resta la tentazione di avere il pallone, anche orizzontalmente, ma esserne il padrone".
FOTO SSCN
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