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Napoli, dallo sfogo all’infortunio: Ancelotti attende Insigne al top

Napoli, dallo sfogo all’infortunio: Ancelotti attende Insigne al top

La parabola nel finale col Sassuolo, evitando la sconfitta dopo una brutta prova di squadra, è rimasta l’ultima pennellata di Lorenzo Insigne, fermo da allora per infortunio. Il nono gol in campionato, il tredicesimo in stagione...

Redazione

La parabola nel finale col Sassuolo, evitando la sconfitta dopo una brutta prova di squadra, è rimasta l'ultima pennellata di Lorenzo Insigne, fermo da allora per infortunio. Il nono gol in campionato, il tredicesimo in stagione - con sette assist - rispondendo sul campo all'esclusione di Ancelotti nell'andata degli ottavi col Salisburgo. Quattro giorni dopo Reggio Emilia ha infatti alzato bandiera bianca alla Red Bull Arena di Salisburgo, fermandosi nel riscaldamento per un'elongazione muscolare. Out anche con l'Udinese ed Insigne quindi non è ancora tornato in campo da quello sfogo dopo la sfida al Sassuolo che ha fatto discutere non poco: "Gol per rispondere alle critiche? Sono contento per i gol, come sanno tutti a Napoli ho sempre ricevuto critiche, dispiace ma vado avanti. Io ci tengo per questa maglia, forse alla gente non è arrivato al 100%. Accetto le critiche, come sempre, ho un carattere particolare, a volte ho sbagliato ma ho sempre chiesto scusa. Ho sbagliato il rigore e mi dispiace, capita a tutti. Qualcuno non l'ha presa bene - le sue parole in mixed zone -, pazienza. Lavorerò per dare il 100% finché sto qua".

Non sono mancate le polemiche, dal finale con possibile riferimento al mercato - non senza smentite fatte filtrate in modo più o meno indiretto - alla capacità di reggere le pressioni della fascia di capitano dopo l'addio di Hamsik. L'unica certezza è che Ancelotti avrà bisogno di riaverlo al meglio, dal punto di vista fisico si spera già per la Roma, ma soprattutto della serenità e della leadership per avere chance di arrivare fino in fondo in Europa League. Ed il consiglio all'attaccante di Frattamaggiore è arrivato da chi ha vissuto la stessa situazione, ovvero Paolo Cannavaro: "Pochi possono capirlo come me. Quando hai quella maglia addosso vorresti dare sempre qualcosa in più e a volte magari non ti riesce. E certe parole ti feriscono. Lorenzo chiudi le orecchie - l'invito dell'ex capitano alla Gazzetta dello Sport - e resta concentrato sulle cose del campo e della squadra. Stai già facendo bene, ma puoi fare ancora di più. Ne sono certo e so quanto ci tieni". Tmw.