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NAPOLI – Dalla Russia con amore. E d’accordo che questa è la storia di un falso nueve e non di un

NAPOLI – Dalla Russia con amore. E d’accordo che questa è la storia di un falso nueve e non di un

NAPOLI – Dalla Russia con amore. E d’accordo che questa è la storia di un falso nueve e non di una spia con il numero 7, però va bene così considerando che Dries Mertens è arrivato ieri direttamente da Sochi...

Redazione

NAPOLI - Dalla Russia con amore. E d'accordo che questa è la storia di un falso nueve e non di una spia con il numero 7, però va bene così considerando che Dries Mertens è arrivato ieri direttamente da Sochi e in un clic, da abile trasformista del calcio, s'è catapultato in campo per cominciare la nuova missione possibile del Napoli: doppia caccia alla Juventus. Sempre e comunque. La Juve che comanda in campionato e anche in Coppa Italia, forte del 3-1 del primo atto della semifinale, e che lui, principe azzurro del gol e terzo cannoniere d'Italia, quest'anno non è ancora riuscito nè a graffiare e tantomeno a battere. Le partite in programma tra domenica e mercoledì al San Paolo, però, saranno decisive, e la storia di questa stagione insegna che Mertens, certe occasioni, non riesce proprio a farsele sfuggire. Incorreggibile? Si vedrà. Di certo il carnet è ricchissimo: la corsa al secondo posto, l'assalto alla finale di coppa, la sfida con Higuain. Un rinnovo da firmare. Oggi, domani e dopodomani: suspense. E questa sì, che sa un po' di spy story.

CHE TRIS - E allora, avanti Dries. Avanti tutta: il Napoli va incontro a una mitragliata di Juve a raffica e lui, dopo le reti con il Real e la Roma, tra un'illusione e una grande vittoria Champions, non deve fare altro che calare il tris delle meraviglie. In questa stagione, dicevamo, il colpo non gli è ancora riuscito: Buffon e soci portieri non compaiono tra quelli battuti da Mertens. Già, niente ancora: 20 gol in campionato, 25 in totale e neanche un buffetto alla Juve. L'unico esemplare in nove incroci risale al 2-0 del 30 marzo 2014: dall'epoca, nulla più. I campioni d'Italia, del resto, sono veri duri, ma in questa stagione l'attaccante azzurro ha ritrovato quell'istinto killer che De Laurentiis gli riconobbe - testualmente - anni fa in sede di presentazione.

IL RINNOVO - A proposito del presidente e del discorso temporale: in questo periodo, quando si parla di Mertens è inevitabile il discorso del rinnovo. Di una questione contrattuale (scadenza 2018) che all'improvviso, vuoi per un motivo o magari per un altro, è diventata meno agevole del previsto. Meno scorrevole di qualche mese fa. A Empoli, prima della sosta e dopo l'ennesima pennellata su punizione del suo artista fiammingo, anche Sarri ha dichiarato di preferire ovviamente una rapida soluzione del caso per il bene comune, però la cosa certa è che Dries finora non s'è mai lasciato distrarre. Altrochè. Le parti dialogano, ininterrottamente, e se da un lato c'è da registrare la voglia del Napoli di non perdere il miglior giocatore della stagione, dall'altro bisogna ancora mettere a punto un po' di cose. La partita è tutta da giocare, come sempre in questi casi e come il passato azzurro ha insegnato più e più volte. Calma e di corsa verso la Juve. E verso il faccia a faccia con Higuain. Corriere dello Sport.