Il Napoli non sa più segnare. La squadra di Carlo Ancelotti non va oltre lo 0-0 sul campo del Torino, non approfittando dunque del big-match tra le prime due in classifica, chiudendo senza gol per la terza volta nelle ultime quattro gare - un dato incredibile per la squadra che tira di più in porta del campionato ed è seconda in Europa per produzione offensiva - certificando così il momento estremamente complesso. A differenza di Cagliari e Genk, però, stavolta vengono meno anche le tante palle gol, creando poco o nulla nonostante il tentativo di Ancelotti di cambiare qualcosa, allargando il tridente - con un 4-1-4-1 - per sorprendere la difesa a tre del Torino, che dopo poco passa a quattro. Si può dire anzi che si rivela deleterio, svuotando ulteriormente l'area di rigore, con Mertens abbastanza solo e sia Insigne che Lozano abbastanza sterili lontano dalla porta. I cambi di posizione non svegliano dal torpore neanche Zielinski, di gran lunga il peggiore in campo.
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Napoli, attacco ancora a secco: a Torino altra delusione
Il Napoli non sa più segnare. La squadra di Carlo Ancelotti non va oltre lo 0-0 sul campo del Torino, non approfittando dunque del big-match tra le prime due in classifica, chiudendo senza gol per la terza volta nelle ultime quattro gare...
Difficoltà che sono frutto anche dei meriti del Torino, solido, fisico e capace di limitare le sortite offensive del Napoli. Anche per questo il rammarico di Carlo Ancelotti nel post-partita in termini di classifica è più che altro ancora per la gara contro il Cagliari ("la classifica per noi un po' piange, ma alla fine ci mancano i tre punti con il Cagliari"), che avrebbe tenuto il Napoli a due e tre punti dalle prime posizioni. L'unico aspetto incoraggiante, invece, è la fase difensiva con la seconda gara di fila con la porta imbattuta ed appena tre gol subiti nelle ultime sette gare, nonostante l'assenza di Koulibaly e quelle per infortunio di Maksimovic e Mario Rui. Il Napoli infatti porta a casa un punto esclusivamente grazie alla difesa: a partire da Meret, determinante in un paio di circostanze, ma anche Manolas sempre più solido, il giovane Luperto che dimostra personalità ed il solito Di Lorenzo che chiude l'ennesima gara tra i migliori in campo. Dopo la sosta bisognerà però ritrovare l'attacco: a partire probabilmente da Milik che, pur non essendoquel bomber da 30 gol cercato in estate, l'anno scorso chiuse con 20 reti senza rigori, non distribuite con grandissima regolarità, ma sicuramente meglio di tutti gli altri attaccanti in organico - lo riporta Tmw.
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