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D’Agostino: “Il Napoli emoziona, ad Anfield ha fatto bene. Non ci sono prime donne”

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Le parole di Gaetano D'Agostino

Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione 'Maracanà' in onda su TMW Radio è intervenuto Gaetano D'Agostino. L'ex calciatore ha parlato del Napoli che anche contro il Liverpool nonostante la sconfitta ha offerto un'ottima prestazione. A seguire le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

"Il Napoli emoziona, ad Anfield ha fatto bene. Non ci sono prime donne", il parere di D'Agostino

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Un pensiero sul ko del Napoli al Liverpool:

"Mi sto godendo questo Napoli, è una squadra che mi diverte, emoziona. Si possono prendere sempre tanti spunti. Ad Anfield puoi perdere ma ha fatto un'altra grande partita".

Pensa possa esserci un calo come lo scorso anno?

"Credo che abbia un vantaggio, non ha prime donne. Nella concorrenza ha un vantaggio enorme rispetto agli altri, ha uomini in ruoli chiave che sono forti entrambi. Credo che il Napoli abbia tutti coinvolti nel progetto e che farà una grande preparazione nella sosta Mondiale che per ora è stata decisiva".

Che percorso può fare in Champions?

"Più si va avanti e più sarà difficile, ma lo sarà anche per le avversarie. Rispetto a Milan e Inter gioca un calcio più europeo, soprattutto nel ritmo. Il ritmo te lo da il palleggio, l'attacco negli spazi in maniera determinata. Ha retto botta con il Liverpool, credo abbia tutte le carte in regola per fare un buon cammino. Non so dove potrà arrivare ma darà filo da torcere a tante".

In ottica campionato considera l'Inter l'antagonista del Napoli?

"Rimane il Milan per me. È la squadra che nel progetto di Pioli e Maldini sta facendo meglio e ha più mentalità. Credo che sia questa la vera antagonista, ha una mentalità equilibrata, non si snatura mai e non va a fasi alterne".

Juventus, si ferma anche Kean per un problema muscolare:

"Quando c'è questa percentuale alta di infortuni bisogna sedersi attorno a un tavolo e capire come si è lavorato e trovare una soluzione. Vuol dire che si è lavorato male nel pre-campionato. La Juve ad oggi non ha ritmo, è lunga fin dall'inizio. Ora bisogna capire davvero cosa non è andato per questi infortuni".