Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimissime calcio napoli

Morte Maradona, dalle indagini emergono nuovi sospetti sul dottor Luque

(Photo by Marcos Brindicci/Getty Images)

Nuove ombre sulla morte di Maradona che riguardano i medici Leopoldo Luque e Agustina Cosachov. Dalle indagini è emersa una nuova registrazione in cui è venuta a galla la superficialità del neurochirurgo e della psicologa nel gestire un malore...

Giovanni Montuori

Nuove ombre sulla morte di Maradona che riguardano i medici Leopoldo Luque e Agustina Cosachov. Dalle indagini è emersa una nuova registrazione in cui è venuta a galla la superficialità del neurochirurgo e della psicologa nel gestire un malore dell'ex Pibe de Oro.

Morte Maradona, nuove ombre

“Dimmi cosa devo fare, perché gli infermieri hanno già chiamato l'ambulanza a causa di quegli attacchi di vomito. Ma subito, perché l'ambulanza sta partendo". Così Nancy Forlini, responsabile sanitaria di Maradona, incalza la Gianninna, la figlia del Diez, contattandola su WhatsApp dopo un malore accusato dall'argentino. Forlini aggiunge anche che "sarebbe il caso di fargli dare un'occhiata. Però dimmi tu cosa fare". Gianinna risponde pochi istanti dopo, riferendo le istruzioni e le rassicurazioni ricevute. "Tranquilla Nancy, ho consultato Luque e Cosachov e mi hanno detto che è tutto risolto, che mio padre già dorme e sta riposando senza problemi. Dicono di aspettare fino a domani, che adesso non c'è bisogno di medici". A Forlini non resta dunque che richiamare l'ambulanza, pur mettendo le cose chiaro. Giusto a scanso di equivoci, forse perché il timore di possibili, future grane già si stava facendo strada. "Ok, se ritenete più opportuno aspettare domani, annullo la richiesta d'intervento e richiamo l'ambulanza. La nostra indicazione era di farla intervenire per stare più tranquilli, ma fa niente. Se non volete, non possiamo imporci", taglia corto Forlini. Le fonti giudiziarie sottolineano che emerge l'evidente mancanza di coordinamento e di comunicazione tra il personale sanitario che assisteva Maradona (quasi) 24 ore su 24 e la coppia Luque-Cosachov, a cui spettava l'ultima parola su ogni decisione relativa alle cure e al trattamento da riservare al Diez.