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MILIK, CHE JELLA. Chiamala sfortuna, forse il destino si è accanito contro Milik. Infortunars

MILIK, CHE JELLA. Chiamala sfortuna, forse il destino si è accanito contro Milik. Infortunars

MILIK, CHE JELLA. Chiamala sfortuna, forse il destino si è accanito contro Milik. Infortunarsi gravemente ad entrambi i ginocchi nel giro di un anno è assurdo. Aveva recuperato bene Arek dopo la prima operazione al crociato anteriore...

Redazione

MILIK, CHE JELLA. Chiamala sfortuna, forse il destino si è accanito contro Milik. Infortunarsi gravemente ad entrambi i ginocchi nel giro di un anno è assurdo. Aveva recuperato bene Arek dopo la prima operazione al crociato anteriore sinistro. Ci aveva messo sei mesi per essere al top. Il peggio sembrava alle spalle ed, invece, quel maledetto campo di Ferrara gli ha dato un altro colpo alla sua carriera di bomber. Stavolta si è trattato del destro. I tempi di recupero sono gli stessi pur volendo essere ottimismi. Il polacco si dovrà rimettere di nuovo al lavoro per cercare di tornare quello di una volta. Intanto il Napoli non può piangersi addosso così come ha detto Sarri nella conferenza stampa di presentazione della sfida Champions di questa sera contro il Feyenoord.

Lo show deve andare avanti a prescindere dai problemi di Milik. «Rispetto all’anno scorso stavolta la davanti il punto di riferimento ce l’abbiamo», ha provato il toscano a non dare troppo peso allo stop del vice di Mertens in questa stagione. Dovrà inventarsi qualche altro falso nueve sperando che dia gli stessi risultati del belga. Ma per il momento inutile fasciarsi la testa. Il folletto fiammingo è al top e neanche avrebbe lasciato troppo spazio a Milik in questo momento. C’è da vincere a tutti i costi questa sera contro gli olandesi per non rendere impossibile la corsa verso gli ottavi di finale di Champions. Non esistono partite facili neanche in amichevole figurarsi in campo internazionale. La sonora batosta degli olandesi con il Manchester City potrebbe far pensare ad una passeggiata al San Paolo ma non è così.

Secondo Sarri gli avversari sono forti e capaci di creare problemi ai suoi ragazzi. Soprattutto se ci sarà uno scarso approccio alla partita. Guai a ripetere l’incipit con lo Shakhtar. O perdere la concentrazione come con la Spal. Bisogna stare sempre attenti e soprattutto comandare il gioco così come è stato fatto in entrambe le sfide con il Nizza. «Faremo riposare chi è apparso stanco in campionato», ha evidenziato Sarri. Questo significa che rispetto a sabato scorsa ci saranno quei cambi che renderanno la formazione ancora una volta titolare. In difesa torna Albiol al fianco di Koulibaly dopo che Maksimovic non è andato male al suo esordio assoluto a Ferrara. Serve come il pane lo spagnolo per dettare i tempi davanti a Reina. Considerata la forza esplosiva in attacco degli olandesi qualsiasi errore potrebbe essere fatale. A centrocampo impossibile fare a meno di Jorginho e Allan. Il regista sa come orchestrare e in Ucraina è mancato molto. Il brasiliano, invece, è il più in forma del gruppo e può essere utile in entrambe le fasi. Si deve sperare finalmente in una serata di grazia di Hamsik. Lo slovacco venne bocciato al debutto e Sarri lo dovette sostituire velocemente. L’attacco non si discute. Soprattutto adesso che non c’è Milik. Ma pure se ci fosse stato, il posto da prima punta sarebbe stato di Mertens. Mancò la sua spinta in Ucraina e la differenza si vide quando entrò a gara in corso. Con lui come sempre Callejon ed Insigne.

Dunque, non ci sono sorprese. Ma non ci possono essere considerata la posta in palio. Rispetto a quindici giorni fa qualcosa dovrebbe essere cambiata. La lezione è servita e quindi si comincerà a comandare il gioco così come si sa fare molto bene. Giro palla veloce massimo due tocchi, pressing alto e cinismo in fase realizzativa. Va bene pensare soprattutto al campionato per cercare di rivincere finalmente lo scudetto ma la Champions non va trascurata perché il palcoscenico è importante e regala emozioni uniche. Si è fatto tanto per poterci tornare alla fase a gironi e quindi vale la pena fare bella figura e ricominciare a vincere. Con quella musichetta e il “The Champiooons il San Paolo è pronto a fare la sua parte.

Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma

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