"Passa il tempo, Mertens si ossigena, ma non smette di segnare. Cambia il colore della sua testa non la certezza dei suoi gol, il vecchio Dries – ormai un veterano – quando è in serate così: si diverte, ride molto e segna."Parte così l'elogio de Il Mattino a Dries Mertens. C'è poco da fare: un buon vino invecchiato è sempre difficile da gustare, ma quando lo si sa apprezzare allora non lo batte nessuno. Un ragazzo pieno di risorse è diventato ormai il terminale offensivo nella storia del Napoli.Nessuno se n'è accorto, ma il belga è a 112: tre da Maradona e 9 da Hamsik. E' oltre Higuain, oltre Cavani. Eppure si continua a rimpiangere un bomber di razza quando i numeri del folletto belga parlano chiarissimo: Mertens segna a valanga. Cambiano i moduli, gli interpreti, ma non il fiuto del gol. Adesso con una spalla come Llorente sarà ancora più facilitato, aspettando il rientro di Arek Milik. Ma il bomber rimane lui. E sta entrando di diritto nella storia. Quella vera.
ultimissime calcio napoli
Mertens, spettacolo e gol. Il bomber è nella storia azzurra
Mertens sempre più nella storia
© RIPRODUZIONE RISERVATA