Mertens: "La Juventus è sempre la più forte, ci serve una punta. Rinnovo? Vediamo"

Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco le sue dichiarazioni: "Più Dries o più Ciro? Fa piacere l'affetto dei tifosi, io a Napoli ormai sono conosciuto come Ciro (Ride ndr.)".

Sull'affetto dei tifosi:"Mi fa molto piacere ripeto, ti senti bene quando la gente ti stima e ti aiuta. La vita così è più facile".

Sul record di gol: "Lo spero, sarebbe una bella cosa e sicuramente è un mio obiettivo".

Sul rinnovo:"Non lo so, vediamo. Io sto bene, per fortuna mi sento ancora molto giovane. Vediamo come possiamo fare, come ho già detto mi sento bene e sto pensando solo a questa stagione".

Sullo scudetto:"Bisogna guardare a se stessi e lavorare facendo il massimo, come stiamo facendo e come abbiamo sempre fatto. Ho visto giocatori andare via e tanti altri ne sono arrivati in questi 6 anni, abbiamo fatto un gran cammino. Ma se guardo la Juve hanno comprato Rabiot, De Ligt, Ramsey, Buffon...sono molto forti. Le altre squadre anche stanno comprando tanti giocatori, noi dobbiamo mettercela tutta e poi si vedrà".

Sull'attaccante:"Con il sistema con cui giochiamo adesso, non sono più un centravanti come quando c'era Sarri. L'anno scorso ho giocato più dietro la punta, quindi penso che non sia affatto male se prendessimo un'altra prima punta. Arek ha fatto tanti match l'anno scorso, non è un male se cambiamo un po'".

Su Insigne:"Lui sta bene, è tranquillo. Non devo dare nessun consiglio a Lorenzo su come comportarsi. Per lui è diverso, qui ha la famiglia, i bambini. Sta a casa spesso, io invece sono un po' diverso, vado spesso in giro a Napoli e mi diverto. In campo lui è importantissimo, la gente lo sa e non ci sono problemi".

Su Sarri alla Juve:"Il calcio è così, a lui vorrò sempre bene e ha dato sempre tutto per me. Non ho problemi con lui. Sicuramente è strano vederlo in bianconero, ma non ho problemi".

Sui tecnici:"La Juve ha sempre la squadra più forte sulla carta. Ancelotti ha dato la sua mano alla squadra".

Redazione