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Mauro Esposito: "Napoli merita di vincere, l’azzurro sempre stato il mio sogno"

Mauro Esposito: "Napoli merita di vincere, l’azzurro sempre stato il mio sogno"

L'ex attaccante Mauro Esposito ha ricordato i tanti precedenti tra Napoli e Cagliari, sempre molto combattuti

Redazione

Mauro Esposito, ex calciatore ed attuale vice allenatore della della Primavera del Pescara, è intervenuto quest'oggi ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:

“Mi piace lavorare con i giovani, vado avanti su questa strada, poi si vedrà. Udine è stata per me un'esperienza importante, giocare in serie A a 18 anni è stato bello, a Cagliari invece ho trascorso tanto tempo e mi è rimasta nel cuore.

Sono cresciuto a Pescara, ho fatto tutta la trafila del settore giovanile qui, oltre a 2 anni di serie B e quando ho smesso di giocare ho deciso di restare a vivere a Pescara ed oggi eccomi qui, a lavorare nella Primavera del Pescara.

Ricordo tutte le partite che ho giocato col Cagliari contro il Napoli, al San Paolo perdevamo spesso, ma tutte le gare sono state belle accese, anche per la rivalità delle tifoserie. Mi spiace che ancora oggi il Napoli non riesca a vincere qualcosa di importante, ma la società sta lavorando bene e prima o poi si toglierà qualche soddisfazione, se lo merita.

Barella non c'era quando giocavo al Cagliari, ma tutti gli addetti ai lavori ne parlano bene. E' giovane, ma si sta già imponendo a grandi livelli e questo vuol dire che ha grandi prospettive future.

Sebastiani punta molto sul settore giovanile e lo dimostra con i fatti. Quest'anno abbiamo vinto il campionato Primavera 2 e l'obiettivo è portare i nostri giovani in prima squadra. Il nostro centravanti Borrelli è napoletano, è il capocannoniere dei gironi ed ha voglia di migliorarsi ed emergere. E' già andato spesso i panchina in prima squadra e speriamo possa fare una bella carriera.

Insigne e Mertens sono più forti di me, loro stanno dimostrando di avere talento. Credo che Mertens mi somigli di più perché Insigne è più rifinitore.

L'unico rammarico della mia carriera, oltre al Mondiale non giocato a causa dell'infortunio, è quello di non aver mai indossato la maglia del Napoli. Sono napoletano e giocare con l'azzurro è stato sempre il mio sogno e ci sono andato spesso vicino, ma non ho mai capito perché non ci sono mai riuscito nonostante avessi sempre mostrato disponibilità. Continuo a tifare Napoli e spero un giorno di festeggiare qualcosa di importante”.