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Massimo Mauro è diventato uno degli opinionisti di Sky per la sua competenza calcistica imparata sui

Massimo Mauro è diventato uno degli opinionisti di Sky per la sua competenza calcistica imparata sui

Massimo Mauro è diventato uno degli opinionisti di Sky per la sua competenza calcistica imparata sui banchi di scuola più prestigiosi: da calciatore ha infatti vestito, tra le altre, le maglie della Juventus e del Napoli. Per fare il...

Redazione

Massimo Mauro è diventato uno degli opinionisti di Sky per la sua competenza calcistica imparata sui banchi di scuola più prestigiosi: da calciatore ha infatti vestito, tra le altre, le maglie della Juventus e del Napoli. Per fare il punto sulla squadra partenopea e sulle sue ambizioni ecco questa intervista che abbiamo realizzato con lui.

Massimo Mauro, cosa pensa di questo Napoli targato Sarri. Secondo lei è più o meno forte dell'anno scorso?

'Secondo me è più forte perchè è più consapevole. C'è la consapevolezza di essere forti, anche se bisogna sempre manifestarlo sul campo. Il fatto di non avere cambiato è stato un sintomo di intelligenza. E' stata rinforzata la rosa della panchina e secondo me non ha alibi. Il fatto che non sia stato venduto nessuno dei big, anzi, sia rimasto Reina che all'ultimo ha ricevuto un'offerta importante, mi fa pensare e dire che il Napoli ha una rosa all'altezza per vincere lo scudetto'.

E' il Napoli la squadra che offre in A il calcio più spettacolare o comunque interessante?

'Quando ha spazio è la squadra che esprime in velocità le migliori trame. Io però associo il bel gioco alla vittoria. Se poi invece perdi la partita, il bel gioco non basta. Il Napoli deve migliorare le lacune dell'anno scorso ovvero aver perso punti in casa con le piccole. Se dovesse risolvere queste problematiche allora sì che può vincere lo scudetto, magari con qualche giornata di anticipo'.

Che analogie esistono, se esistono, tra questo Napoli e quello in cui lei ha giocato dal 1989 al 1993?

'No, direi che non ce ne sono. Nessuna. Noi eravamo un grande gruppo ma non una squadra fatta. C'erano grandi individualisti che con le loro capacità riuscivano a fare la differenza. Nei nostri ruoli eravamo bravissimi ma non esprimevamo un grande calcio. Noi vincevamo ma non eravamo bellissimi da vedere a differenza del Napoli del primo scudetto. A quei tempi tranne la Roma di Eriksson e il Milan di Sacchi non c'erano squadre che facessero divertire più di tanto'.

Pensa che per questa stagione Sarri ricorrerà maggiormente al turn over che non ama molto?

'Lui lo fa abbastanza soprattutto a centrocampo, molto meno con gli attaccanti. E' venuto il momento in cui il Napoli dopo anni di alta classifica deve vincere lo scudetto. E il discorso del fatturato minore non mi sembra una ragione valida. Ci sono squadre che con fatturato minore hanno vinto ilcampionato in Inghilterra o sono arrivate in finale di Champions, per esempio il Leicester di Ranieri e l'Atletico Madrid di Simeone'. Tuttosport.