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La ricerca del terzino sinistro è solo una leggenda? Il demiurgo Spalletti ha rigenerato Mario Rui

La ricerca del terzino sinistro è solo una leggenda? Il demiurgo Spalletti ha rigenerato Mario Rui

Autore di una prova impeccabile nella gara di lunedì sera con l'Udinese, Mario Rui è tornato a disposizione di mister Spalletti ed ha già riconquistato la corsia mancina

Edoardo Riccio

Ambiguità ed enigmaticità caratterizzano il concetto di "saudade", nozione alquanto misteriosa, in particolare per le differenti tipologie di emozioni che è in grado di evocare. Questo termine deriva dalla cultura lusitana, prima portoghese e poi brasiliana, ed indica uno stato d'animo piuttosto eterogeneo. Amalgama tra passato e presente, questo sentimento non rievoca soltanto nostalgia, ma anche speranza per un futuro diverso dalla realtà attuale. Congiunta a questo principio, sulla scia dell'artificiosità, la voce della tifoseria del Napoli, in un solo frangente, è capace di ammucchiare una moltitudine di emozioni proprio come la saudade.

Dalla nostalgia dell'ammirazione per le straordinarie prestazioni sfornate da Ghoulam in passato e dalla rabbia impetuosa per il mancato approdo sotto l'ombra del Vesuvio di un terzino sinistro, durante l'ultima finestra estiva di calciomercato, alla metamorfosi repentina di Mario Rui. I caratteri dall'animo di questo calciatore portoghese, infatti, sono condizionati da tale sentimento di malinconica allegria. Chi meglio di chiunque altro, dunque, potrebbe comprendere a pieno l'intreccio di emozioni di una città intera?

Aggrappati alla nostalgia del passato, i tifosi partenopei si sono lasciati condurre dal padrone indiscusso della corsia mancina alla volta di un futuro splendente, rischiarato da una remota tristezza. Convincere una piazza così difficile non è mai semplice, ma neppure impossibile. A suon di pericolse incursioni sulla fascia d'appartenenza e di sublimi prestazioni, il terzino azzurro, spronato dalla saudade portoghese, ha sfoggiato con cazzimma le sue reali peculiarità.

Il Napoli si affida a Mario Rui: il portoghese ha rapito il cuore dei tifosi

 (Getty Images)

Lunedì sera è andata in scena alla Dacia Arena, infatti, la gara tra Udinese e Napoli, posticipo della quarta giornata di campionato. Gli azzurri di mister Spalletti hanno rifilato un cocente poker ai bianconeri di Gotti, impartendo loro una dura lezione. Come il demiurgo di Platone, il tecnico toscano ha plasmato la squadra a propria immagine e somiglianza, estrapolando "qualcosa in più" da tutti i calciatori della rosa. Sotto la gestione del nuovo allenatore, anche Mario Rui pare che stia vivendo uno dei momenti più floridi della sua carriera in maglia azzurra. In terra friulana, come nelle ultime partite, l'ex Roma ha propiziato il settore ospiti della Dacia Arena con una prestazione sontuosa.

Il terzino originario di Sines, difatti, ha servito a Lozano la palla del 4-0, coronando una gara di pregevole fattura. Una prova impeccabile, una delle migliori da quando è approdato alla corte dei partenopei, impreziosite da alcune statistiche impressionanti, le quali denotano il miglioramento del calciatore. Oltre l'assist per il Chucky, il giocatore è riuscito a completare il 96% dei propri passaggi, tra cui 5 fondamentali per i suoi compagni, in particolare in occasione di due gol. Mario Rui, inoltre, ha vinto l'80% dei contrasti effettuati ed ha dribblato i propri avversari per ben due volte in altrettante le occasioni. Ha partecipato costantemente alla manovra azzurra, offrendo sempre una valida opzione sulla sinistra.

Insomma, Mario Rui ha annientato, almeno alla corte degli azzurri, ogni traccia della saudade, la ricerca del terzino sinistro è diventata soltanto una leggenda metropolitana. Se la corsia mancina era fonte di malinconia verso un oscuro passato ormai distante, il terzino azzurro è pronto a far risplendere quell'antico barlume luminoso con le sue ottime prestazioni. In attesa del ritorno di Ghoulam, il Napoli ha incoronato il portoghese sovrano della fascia sinistra.