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Mario Rui, l’ex allenatore lo esalta: “È migliorato negli anni, ha un piede educato”

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Michele Serena sul terzino portoghese

Giovanni Montuori

A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Michele Serena, allenatore ed ex calciatore, che ha parlato di Mario Rui. Serena è stato tecnico del portoghese ai tempi dello Spezia, nel lontano 2012-13, ed ha zittito i critici del giocatore che ieri è stato protagonista di una prestazione sontuosa contro il Milan a San Siro contribuendo in maniera fondamentale alla vittoria del Napoli.

Serena, l'ex allenatore su Mario Rui

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Le parole di Serena:

“Quando allenavo Mario Rui io era agli inizi della sua avventura in Italia, ma dimostrava già di avere ottime qualità tecniche e fisiche. È esplosivo, veloce, ha forza. Ha un piede molto educato ed è migliorato molto in questi anni. È migliorato soprattutto sull’aspetto caratteriale, prima era più peperino. È un giocatore completo sotto tutti i punti di vista attualmente. Spalletti ha grandissima esperienza e cerca di metterla a disposizione dei ragazzi che ha. Il percorso di questo inizio di stagione del Napoli parla da sé".

Sulla lotta scudetto

"Oltre a Milan e Napoli, le altre potrebbero anche inserirsi nuovamente. Gli azzurri sono partiti molto forte quest’anno come l’anno scorso. Rossoneri e azzurri hanno lottato fino alla fine per il tricolore la scorsa stagione e potrebbe riaccadere. La Juventus si trova a 7 punti dalla vetta".

Sulla mentalità del Napoli

"Fa parte del percorso di crescita. Mi è piaciuta la partita di ieri sera perché è stata giocata a viso aperto e non se ne vedono spesso così in Italia. Ci sono state occasioni da gol da una parte e dall’altra e il Napoli è stato bravo a concretizzare le proprie".

Su Kvaratskhelia

"Grandissimo lavoro da parte della società, la pronuncia non la so fare, ma il ragazzo è molto interessante. Salta sempre l’uomo, ma non mi soffermerei solo a lui, anche Kim è straordinario. Sostituire grandi giocatori che sono andati via con sconosciuti è stato fatto per bene. Io ritornerei a mettere il tetto al numero degli stranieri nelle rose. Una squadra con più italiani ha più appartenenza. Il Napoli è una delle squadre con più italianità”.