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Marco Baroni fu l’uomo scudetto nel 1990. Un suo gol contro la Lazio regalò il secondo tri

Marco Baroni fu l’uomo scudetto nel 1990. Un suo gol contro la Lazio regalò il secondo tri

Marco Baroni fu l’uomo scudetto nel 1990. Un suo gol contro la Lazio regalò il secondo triangolino tricolore della storia al Napoli e quest’oggi tornerà a Fuorigrotta da avversario. Oggi è allenatore della...

Redazione

Marco Baroni fu l'uomo scudetto nel 1990. Un suo gol contro la Lazio regalò il secondo triangolino tricolore della storia al Napoli e quest'oggi tornerà a Fuorigrotta da avversario. Oggi è allenatore della matricola Benevento, primo storico anno in A, e verrà a Napoli con l'intento di mettere in cascina i primi punti in massima serie.

Il tecnico sannita ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne odierne de La Gazzetta dello Sport e vi proponiamo uno stralcio:

Che effetto le fa ritornare da avversario del Napoli?

«E’ strano, perché dai tifosi partenopei sono ricordato come un eroe. Certo, mi farebbe piacere se mi ricordassero per essere stato l’allenatore che ha interrotto la serie di vittorie del Napoli».

L’approccio con la Serie A è stato negativo, finora: 3 partite altrettante sconfitte. Se l’aspettava un inizio così?

«Bisogna considerare che siamo una matricola che, nonostante le sconfitte, ha messo sotto le avversarie. C’è mancato qualcosa sotto porta, i complimenti ricevuti finora mi fanno piacere, ma devo capire cosa fare per migliorare e fare punti. I nostri due attaccanti, dicono i numeri, sono tra i primi tiratori del campionato. L’avevo detto dall’inizio che saremmo stati pericolosi per chiunque, c’è mancato soltanto il risultato».

Si ritroverà contro Maurizio Sarri, suo concittadino e avversario nelle categorie inferiori.

«Lo stimo tanto, è uno che ha fatto la gavetta, a differenza di tanti altri che sono arrivati in

Serie A per la porta principale. Il suo è un calcio organizzato, che ha portato novità importanti, grazie anche alla qualità dei giocatori di cui dispone. Ha trovato la chiave giusta, che serve a rendere le sue idee straordinarie, che gli permette di giocare il miglior calcio in assoluto».

In conclusione, Baroni, cosa si aspetta da questo derby?

«Stiamo lottando contro il tempo per ritrovarci dopo aver cambiato tanto. Il Benevento

ha già un’identità di gioco, contro Sampdoria e Bologna ci siamo espressi con il piglio di

chi vuole vincere e non si accontenta. Probabilmente è normale che arrivino certe sconfitte, ma è importante non perdere l’entusiasmo che dovrà essere la chiave del nostro campionato».

REDAZIONE - Antonio De Crecchio.