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Manca sempre meno al preliminare di Champions League e, domani, si saprà il nome della sfidan

Manca sempre meno al preliminare di Champions League e, domani, si saprà il nome della sfidan

Manca sempre meno al preliminare di Champions League e, domani, si saprà il nome della sfidante del Napoli. Gli azzurri devono disputare altre due amichevoli (Bournemouth in trasferta ed Espanyol al San Paolo), successivamente affronteranno...

Redazione

Manca sempre meno al preliminare di Champions League e, domani, si saprà il nome della sfidante del Napoli. Gli azzurri devono disputare altre due amichevoli (Bournemouth in trasferta ed Espanyol al San Paolo), successivamente affronteranno il primo e vero ostacolo stagionale. Premesso che il preliminare è sempre stato sfavorevole alle squadre italiane, l'unica eccezione è il Milan, la squadra di Sarri ha tutte le carte in regola per passare il turno. Le possibili sfidanti sono: la Steaua Bucarest, lo Young Boys, il Nizza di Balotelli, l'Istanbul Baseksehir ed infine l'Hoffenheim. Squadre abbordabili sulla carta, ma la Champions è una competizione imprevedibile (specialmente ad agosto).

Sarri lo sa bene, è per questo che ha gettato acqua sul fuoco nel corso della conferenza di Dimaro. Arrivare al preliminare al top (o quasi) della forma per affrontare al meglio il confronto. Il Napoli si è piazzato terzo nell'Audi Cup, perdendo contro l'Atletico Madrid e vincendo contro il Bayern. Partite da non tenere in considerazione sotto l'aspetto del risultato ma quello della prestazione. I 60 minuti disputati contro gli spagnoli e la concentrazione tenuta per l'arco dell'intera partita contro i tedeschi. Ma non è tutto, i due match hanno dato modo di provare "le riserve". Si sono visto un Sepe pronto e determinato, un Maksimovic attento ed in sintonia con Koulibaly, un Mario Rui già ben integrato ed intraprendente. E qui viene da chiedere, il Napoli ha davvero bisogno di acquistare un secondo portiere? Non sarebbe meglio lasciare spazio all'estremo difensore napoletano, classe '91?

Il discorso che concerne il difensore, invece, sembra essere stato smentito dal campo. Il calciatore, ex Torino, ha dato prova di essersi integrato ed entrato nei meccanismi del gioco di Maurizio Sarri. Il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 del Napoli non è stato semplice, gli infortuni hanno fatto il resto. Adesso Maksimovic è pronto a dimostrare il suo valore. Il Napoli, quindi, riparte dalle sue vecchie certezze e da quelle nuove maturate nel corso dell'Audi Cup. Sedersi al tavolo dei grandi è stato un gran bel banco di prova!

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REDAZIONE - Armando Inneguale.