Per il Napoli nelle ultime cinque partite (Liverpool, Cagliari, Spal, Inter e Bologna) tre vittorie e due sconfitte con cinque gol fatti e quattro subiti; nelle cinque precedenti al Liverpool, invece (Genoa, Chievo, Stella Rossa, Atalanta e Frosinone), quattro vittorie ed un pareggio, undici gol fatti e tre subiti. Ecco perché: maledetto Anfield. Come se il peso di quell’impegno fallito avesse schiacciato le evidentemente ancora fragili personalità di questi giovanotti. In un niente, infatti, differenti l’autorevolezza e la forza messe in campo e di conseguenza differenti il gioco e i risultati.
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Maledetto Anfield: dopo Liverpool un’eccessiva timidezza
Maledetto Anfield. Come se il peso di quell’impegno fallito avesse schiacciato le evidentemente ancora fragili personalità di questi giovanotti
Il giornalista Francesco Marolda sulle pagine del Corriere dello sport scrive:
Questa squadra ancora non ha solide basi di campioni. Buoni e ottimi giocatori tanti, certo, ma campioni quanti? Esempio: in quanti potrebbero giocare titolari nelle sei o sette squadre più forti ed ambiziose di questa Europa del pallone? Koulibaly, sicuro. E poi chi altro? Allan rivelazione delle ultime stagioni? Può darsi. E poi? E poi si fa fatica a trovarne un terzo. Troppo poco per una formazione che vuol guardare molto avanti e giusto quanto basta per far dire che forse è già gran bella cosa quel che ha fatto e sta facendo.
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