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Maldera: “Napoli devastante nella parte di campo di Mario Rui, ecco come gli azzurri hanno controllato il PSG”

Maldera: “Napoli devastante nella parte di campo di Mario Rui, ecco come gli azzurri hanno controllato il PSG”

Il match analyst Maldera ha commentato tatticamente la sfida del Napoli al PSG

Redazione

In diretta a "Un Calcio Alla Radio", trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC, è intervenuto Andrea Maldera, match analyst: "Ancelotti ha dimostrato ancora una volta di saper prendere il meglio del Napoli della scorsa stagione e aggiungere innovazioni. Questo mix in questo momento è una delle espressioni di calcio più importanti da osservare. A Parigi ha fatto una cosa simile alla partita con il Liverpool, ha sempre lavorato con tre difensori puri il Napoli e in fase di non possesso gli è servito per stoppare le ripartenze del PSG. La cosa importante è nella fase di possesso, la costruzione a tre l'ha aiutato moltissimo nell'uscire dal primo pressing, anche disorganizzato, del PSG.

Mario Rui ha giocato bene e da quella parte il Napoli è stato devastante, sfruttando il portoghese in ampiezza. Nella seconda parte il PSG ha cambiato e non aveva senso tenere Maksimovic così stretto. Lì hai due scelte o abbassi Callejon sul quarto e ti abbassi o altrimenti la scelta più coraggiosa è stata quella di alzare un po' Maksimovic e questo ha permesso al Napoli di avere il controllo del gioco. Il PSG ha giocatori straordinari che possono farti male in qualsiasi momento e ribaltare il risultato. In questo momento però le idee del Napoli sono davvero importanti. Una squadra osservare insieme al Manchester City dal punto di vista tattico.

Cosa mi aspetto di vedere contro la Roma? Secondo me Ancelotti ha dimostrato che varia molto soprattutto nella linea di difesa. Malcuit ovviamente è più offensivo di Maksimovic. Il Napoli sa che dovrà proporre una partita più offensiva rispetto a Parigi. Cambieranno i terzini, cambia l'esterno di centrocampo a sinistra e quindi al di là degli interpreti che determinano il modo di attaccare o difendere, per il Napoli bisogna parlare di principi, che sono quelli di voler comandare il gioco e voler dominare. La variabile rispetto all'anno scorso è che contro il Napoli sapevi quale era lo spartito, invece Ancelotti sa che la squadra ha acquisito dei principi e proverà a sfruttarli. Non vorrei essere nei panni di Di Francesco".