Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso le pagine dell'edizione odierna di TuttoSport.
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Coni, Malagò: “Per il Var in Champions serve tempo. Non commento De Magistris”
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato alcune dichiarazioni
"Sul Var in Champions: Sono stato in Uefa dal presidente Ceferin, che stimo molto per il suo pragmatismo, ad affrontare candidatura e organizzazione di uno dei gironi dell’Europeo 2020 a Roma, per il quale speriamo di ospitare all’Olimpico la partita inaugurale. Abbiamo parlato anche di Var. Come rappresentante della Serie A, che lo utilizza, ho chiesto come mai in manifestazioni che muovono interessi altissimi, sportivi ed economici, non sia adottata questa tecnologia. Mi è stato spiegato che è solo un problema di tempi, perché oltre alle squadre, ci sono anche arbitri delle 55 Nazioni dell’Uefa. Avere lo stesso livello di conoscenza e capacità è complicato, però la strada è segnata. Auspico che sia introdotto già dal prossimo futuro, almeno per le fasi finali della Champions, quando gli arbitri diventano selezionati e avranno l’esperienza col Var ai Mondiali. Prescindendo dal campanilismo delle squadre italiane, è sotto gli occhi di tutti che col Var certi disastri arbitrali ai quali abbiamo assistito nelle ultime partite non ci sarebbero stati.
Sulle polemiche: Alla classe arbitrale è scontato: avere equilibrio e saggezza nella valutazione, perché il Var non è una scienza perfetta, ma ci sono sempre degli elementi umani che devono entrare nel percorso decisionale, per chiamarla e valutarla. All’opinione pubblica e ai tifosi invece dico che, per quando ci sono stati degli episodi che hanno messo in discussione lo stesso Var, la statistica dice che nel 90% dei casi ha risolto in positivo episodi che avrebbero innescato molte polemiche in più. Infine un discorso generale, legato alla cultura italiana, e senza mancare di rispetto alla vostra categoria: se su dieci punti ce ne sono nove positivi state tranquilli che non vengono sottolineati, ma se ce n’è uno negativo prende la prima pagina. Vale per il calcio come per tutte le cose dell’Italia, dove piovono critiche e polemiche da ogni settore.
Sulle dichiarazioni di Luigi de Magistris?: Mi conoscete: non ho mai dato un giudizio su persone che rappresentano la politica, anche perché rappresento un ente pubblico e qualsiasi cosa dicessi sarei strumentalizzato.
Sulle elezioni in Figc: Ogni richiesta è lecita, ma ricordo che il commissariamento non solo è stato un atto dovuto, ma ho supplicato che fosse evitato. Eppure lo stallo era evidente. Onestamente, a parte che manca un nome, oggi mi sembra prematuro e sbagliato. Immaginatavi se si arrivasse a un accordo e non risolvessero i problemi... Più che nel ridicolo si cadrebbe nel grottesco.
Sulle possibilità dell'Italia per le Olimpiadi Invernali del 2026: Abbiamo una finestra temporale ideale che si chiude a metà luglio per avere la certezza della candidatura e di quale città da sostenere col Cio in ottobre a Buenos Aires. Non sono preoccupato della preparazione di un dossier, ma dall’avere una condivisione politica del progetto. Siamo già rimasti scottati per Roma 2024, non commetteremo l’errore di non avere tutte le carte in regola. Continuo a pensare che saremmo una proposta molto forte, però ora come ora manca un Governo per farla".
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