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Lozano, il suo ex presidente lo esalta: “Ora lavora e si sacrifica. Lo ammiro!”

Hirving Lozano (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Jesus Martinez, Presidente del Pachuca, ha speso parole d'elogio per Hirving Lozano ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Domenico Riemma

Jesus Martinez, Presidente del Pachuca, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:

Lozano proveniva dal calcio olandese e da quello messicano, dove si gioca con squadre molto aperte, senza schemi tattici e difensivi che sono invece predisposti in Italia, dove c’è un calcio molto duro dal punto di vista difensivo. Doveva adattarsi e, soprattutto, avere fiducia dello staff tecnico. Carlo Ancelotti aveva piena fiducia in lui, purtroppo però fu esonerato e al suo posto è arrivato Gattuso.

Il nuovo allenatore ha aspettato a dare quella fiducia di cui Lozano necessità. Il “Chucky” veniva da un calcio diverso e portava con se tante aspettative – anche da parte dei tifosi – visto l’investimento fatto dal Napoli. E’ un calciatore che, nonostante non sia una punta centrale, sta segnando tanti goal nel calcio europeo. Con la rete realizzata ieri a Cagliari ha totalizzato 53 goal da quando è arrivato in Europa. E’ una quantità di reti stratosferica per un esterno, soprattutto adesso che Gattuso gli chiede sacrificio da un punto di vista difensivo. Quest’aspetto mi piace davvero moltissimo: la continuità di impiego che lo staff tecnico gli sta dando era ciò di cui necessitava. Continuando ad adattarsi al calcio italiano e con ulteriore fiducia dimostrerà di essere anche un grande assist-man. In un calcio così fisico come quello italiano sta facendo un lavoro eccezionale perché non molti esterni che giocano in Italia hanno la capacità di far goal e di creare pericoli come sta facendo il Chucky anche nelle partite europee del Napoli.

Lozano è un idolo in Messico e all’inizio Gattuso non godeva di una buona immagine. Quando non giocava gli parlavo spesso così come adesso che ha trovato continuità. Un grande supporto gli arrivò dalla moglie e dai figli, che lo aiutarono a superare quei momenti difficili. Quando gli parlavo, gli dicevo: “Ragazzo, ascolta l’allenatore. Lui vuole il meglio per la sua squadra. Tu fai la tua parte e lavora sodo”. Lozano soffrì quando il nuovo allenatore gli fece capire che voleva sul campo un lavoro diverso rispetto a quanto gli chiedeva Ancelotti: ovvero più sacrificio, tornare indietro per difendere ed il Chucky ha le caratteristiche fisiche per poterlo fare bene. E’ fisicamente una bestia, superdotato nella resistenza. Ciò che avrebbe dovuto fare lo sta facendo adesso: lavorare e sacrificarsi di più. Per questo ritengo che il Professor Gennaro Gattuso sia contento del suo rendimento.

Voglio dirgli che lo ammiro ogni giorno di più, perché nonostante le difficoltà che ha passato è una persona molto autocritica. Anita ed i suoi figli sono un grande rifugio per lui. Ed è un aspetto molto importante per un professionista. E’ diventato papà a 18 anni, con una moglie straordinaria ed i figli che amo tantissimo. Voglio dirgli che gli voglio un gran bene, come tutti i messicani: speriamo che possa vincere in Italia!”.