Lozano, contro gli usa "una bestia imprendibile"

Napoli - L’urlo (si direbbe classico) del telecronista sudamericano: e dentro c’è l’enfasi ma anche lo stupore, la gioia e pure lo sbigottimento. «Es una bestia imparable». E vuol dire tutto, guardando Lozano, nel suo show internazionale dell’amichevole con gli Usa, una serata infarcita da scatti, allunghi, veroniche, diavolerie di ogni genere e specie che spingono il Messico lasciarsi andare, seguendo quella voce che si perde nel cielo. «E’ una bestia imprendibile». E non si tiene, non si fronteggia, verrebbe da spingersi a sostenere «animalescamente», perché fa varie cose, le fa tutte giuste, come a Torino, dieci giorni fa ormai, quando è entrato nel Napoli ed ha dimostrato che lui è nato per sognare, però anche per segnare: rete al debutto, in casa della Juventus, come gli era già successo con il Pachuca e con il Psv e con la Nazionale, come gli viene naturale in qualsiasi ruolo lo lascino, esterno di destra o di sinistra o seconda punta o anche prima. E’ la domanda che sorge spontanea, in Ancelotti, è proprio questa: ma dove si prenderà il meglio di Lozano? «Può giocare ovunque». E infatti, andrà così, farà un po’ «l’Insigne», farà anche «il Callejon» o «il Mertens» o «il Milik» e sarà sempre Lozano, a modo suo, che è sempre verticale. Cds