Duecento milioni. La clausola rescissoria di Koulibaly pare reciti proprio così. Un modo per sventare ogni possibilità di fuga, ammesso che il senegalese ne abbia veramente voglia. Nel rinnovo firmato la settimana scorsa ma definito nei dettagli durante il ritiro di Dimaro, De Laurentiis ha voluto blindare il suo gioiello. E visto che ha dovuto respingere gli assalti di un bel po' di pretendenti al centrale - ha detto di no a 100 milioni di euro - avrebbe pensato bene di blindarlo in maniera netta: 200 milioni di euro sono una cifra record per un difensore. Londra, che pure ha chiamato, difficilmente tornerà a farsi viva. Briciole, rispetto ai 700 milioni della clausola di Leo Messi (che in più ha voluto inserire una postilla in cui si libera nel caso di indipendenza della Catalogna) ma una cifra che rende bene il valore di uno dei difensori più forti d'Europa. Non solo lui: perché anche per Zielinski, il Napoli pensa a una maxi-clausola, più o meno da 150 milioni. E anche per Hysaj si pensa a una soluzione che possa evitare che la prossima estate possa tornare in bilico.
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London calling per Koulibaly: spunta la clausola da 200 milioni
Duecento milioni. La clausola rescissoria di Koulibaly pare reciti proprio così. Un modo per sventare ogni possibilità di fuga, ammesso che il senegalese ne abbia veramente voglia. Nel rinnovo firmato la settimana scorsa ma definito...
«Il Napoli è diventato la mia famiglia, sono molto legato alla città e alla gente», racconta Kalidou dal ritiro con la sua nazionale. «Sono arrivato giovanissimo in azzurro e sono cresciuto lì e spero di crescere ancora. Sono contentissimo del rinnovo perché qui mi trovo davvero a mio agio. Sento la fiducia da parte del club e dei tifosi che riescono a farmi sentire tutto il loro affetto: il calore che sanno darti è unico». Napoli e il Senegal sono i due pezzi della sua vita. Due scelte di vita. Perché per restare a Napoli ha resistito a tante tentazioni. E anche la maglia della nazionale senegalese è una scelta, perché a un certo punto Didier Deschamps era pronto alla chiamata per la Francia, dove è nato e cresciuto ed è la sua seconda Patria. Ma Kalidou ha detto di no, ha preferito le sue origini, ha voluto rendere onore alla terra dei suoi genitori. Chissà, se quando ha visto i transalpini trionfare a Mosca nel Mondiale se ha ripensato a quella scelta, a quella sua voglia di Africa. Il Mattino.
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