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Liverpool – Napoli, le pagelle de Il Mattino: Allan il migliore. Male Rui. Promossa la difesa

Liverpool – Napoli, le pagelle de Il Mattino: Allan il migliore. Male Rui. Promossa la difesa

Liverpool - Napoli, le pagelle de Il Mattino: Allan il migliore. Male Rui. Promossa la difesa

Redazione

Serata da dimenticare quella di ieri sera, quando il Napoli ha dovuto dire addio alla Champions League dopo la sconfitta contro il Liverpool, non solo per i tifosi partenopei ma anche per gli stessi calciatori la cui prestazione in campo non ha del tutto convinto il quotidiano Il Mattino che ha stilato le sue personali pagelle:

Ospina 5,5: Sul gol di Salah si addormenta, o meglio fa la figura del birillo. Prova a farsi perdonare con qualche buona uscita alta ed un bel colpo di reni su un pallonetto a botta sicura del solito Salah. Poi ancora da terra con il ginocchio, ma la frittata è ormai fatta,

Maksimovic 6,5: Non chiamatelo timido. Nella bolgia di Anfield affila i coltelli e lotta su ogni pallone. Protagonista di almeno una decina di duelli rusticani, non tira mai indietro la gamba. Spinge e ripiega con ordine e disciplina,

Koulibaly 7: Salah gli scappa via ed è un peccato perchè quella resta l'unica sbavatura di una partita di sostanza e grande pulizia negli interventi. Nella ripresa parte subito forte provando spesso l discesa in solitaria. La fortuna non lo assiste,

Albiol 7: Prende per mano la difesa con chiusure previdenziali e grande gestione del pallone. Non gli serve avere il volto dipinto di azzurro per indossare i panni di Braveheart, perchè lui è lottatore nell'anima,

Mario Rui 4,5: Primo tempo da incubo. Le frecce del Liverpool gli passano accanto e lui riesce a prendere solo la targa poichè la possibilità di fermarli non c'è praticamente mai. Sbaglia anche le cose più facili come le diagonali. Una serata da dimenticare,

Ghoulam 6: Dalla Champions alla Champions. Ancelotti lo butta dentro in un finale rovente con il preciso compito di rifornire quanti più palloni possibili all'ariete Milik . Il suo supporto, però, non è sufficiente,

Callejon 5,5: Prova ad affondare sulla destra, ma questa non era una serata da scorribande. Allora prova a dare una mano in copertura dove Maksimovic è chiamato agli straordinari. Josè si sacrifica anche se quella difensiva non è la sua fase,

Allan 7,5: E' ovunque. Magneto in versione calciatore, perchè attira a sè non solo il pallone, ma anche tutti gli avversari. Conquista metri con una fisicità che sembra innaturale e non spreca neppure un pallone, anche quelli più calci e difficili,

Hamsik 5: Latita terribilmente in fase di costruzione dove un pò si nasconde e un pò sbaglia i palloni più caldi della gara. Mertens gli recapita un'occasione formato XL che a poco dall'inizio della gara spedisce di poco alta sulla traversa. Cresce nel finale ma è tardi,

Fabian Ruiz 5,5: Continua il periodo di apprendistato sulla conclusione con il "piede sordo", il destro. E, infatti, dopo 5' avrebbe l'occasione per calciare ma perde tempo e l'occasione sfuma. Poi si fa perdonare con tanta generosità,

Zielinski 5: La prima mossa di Ancelotti per invertire la tendenza sulla sinistra. Ma dei suoi strappi non si vede neppure l'ombra. Continua il periodo buio dal quale si spera riesca a venire fuori al più presto possibile,

Mertens 5: Tiene tutti con il fiato sospeso dopo neppure un quarto d'ora . SI teme addirittura che abbia bisogno del cambio, ma stringe i denti. Nella ripresa ha subito un'occasione a campo aperto, ma la difesa del Liverpool lo bracca,

Insigne 5,5: Si abbraccia a più non posso, perchè lui da Anfield vuole uscire con lo sclapo degli inglesi. E' l'ultimo piccolo indiano a cadere, ma lì davanti la vita è dura. Spreca una grande occasione nel finale, forse decisiva,

Milik 5: Dentro per aumentare la fisicità degli azzurri e dare fastidio ai giganti della difesa dei Reds. Finalmente un duello alla pari per Matip e Van Dijk che fino a quel momento avevano trascorso una serata tranquilla. Ha una voglia matta ma Alisson gli dice no all'ultimo secondo,

Ancelotti 6: Ha sempre detto che preferisce la coppa ma senza specificare quale. Esce dalla Champions a testa altissima, con la consapevolezza di una squadra capace di giocarsela. Beffato dall'unica sconfitta del Napoli, quella sul campo più difficile. Ora guarderà avanti perchè l'Europa League non l'ha mai vinta.