Nonostante i risultati della Nazionale all’ultimo Mondiale di Russia 2018, la Polonia resta una fucina di grandi talenti che riescono a rendere più viva che mai anche la nostra Serie A ed è proprio stasera, in occasione della gara tra Sampdoria e Napoli, che due calciatori polacchi si ritroveranno l’uno contro l’altro: stiamo parlando del blucerchiato Karol Linetty e dell’azzurro Piotr Zielinski.
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Linetty-Zielinski, forza e versatilità i tratti comuni: tutto il talento polacco nel match Sampdoria-Napoli
In occasione del match Sampdoria-Napoli in campo ci sarò lo scontro tra i polacchi Linetty e Zielinski
LINETTY – Il centrocampista polacco, che ha fatto il suo esordio in questa stagione contro l’Udinese, ha dimostrato di essere particolarmente versatile: può giocare come mediano ma da mezz’ala ha più possibilità di inserirsi nella manovra offensiva della sua squadra. Utile in campo, sfrutta la sua capacità di alternare la fase di interdizione a quella di costruzione. Ha, inoltre, ottimi tempi di inserimento e sa attaccare gli spazi anche senza portare palla. Nonostante, poi, non sia fisicamente un gigante, non teme lo scontro fisico ed è forte in fase di progressione. Continuando sulla scia della versatilità, possiamo notare come il calciatore sia principalmente destro ma come riesca ad utilizzare bene entrambi i piedi nonostante debba migliorare i tiri dalla media distanza. Un tratto comune con chi, questa sera, sarà il suo diretto avversario.
ZIELINSKI – Il centrocampista ha ormai conquistato tutti i tifosi azzurri e gli addetti ai lavori non solo per i gol che hanno riaperto l’ultimo match contro il Milan ma anche per la prestazione offerta in campo. Come il suo avversario, anche lui fa della versatilità il suo tratto principale: può, infatti, giocare sia in zone più arretrate che nella zona della trequarti. Anche lui, poi, nasce come destro ma ha le capacità di giocare anche di sinistro. Abile nel dribbling, riesce spesso ad inserirsi, senza palla, per il tiro da fuori area. Una dote del polacco è quella di spaccare le squadre avversarie e di riuscire a creare, alle loro spalle, una superiorità numerica grazie alla circolazione veloce e verticale della palla. Anche lui non è dotato di grande forza fisica ma riesce comunque a saltare molto spesso l’avversario. L’unica cosa su cui deve lavorare, come ha sottolineato il tecnico Carlo Ancelotti, è la “timidezza” che, spesso, frena il calciatore nell’ultima fase dell’azione.
di Maria Ferriero
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