COPA LIBERTADORES – Il River Plate si rifiuta di giocare al Bernabeu: “Scelte incomprensibili”

La finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors è la partita più discussa dell'anno e forse anche di più. Dopo i durissimi scontri avvenuti all'esterno dell'Estadio Monumental lo scorso 9 dicembre per la sfida contro il Boca Juniors in cui sono state lanciate pietre al pullman degli ospiti, ferendo anche due calciatori, e la conseguente sospensione della gara a data da destinarsi, pochi giorni fa era stata presa la decisione di far disputare la finale di ritorno al Santiago Bernabeu di Madrid ma la decisione della CONMEBOL non è stata accettata dalla dirigenza del River Plate che oggi pomeriggio ha diramato un comunicato ufficiale in cui spiega i motivi del rifiuto di giocare a Madrid:

"- La responsabilità per il fallimento dell'operazione di sicurezza di sabato 24 di questo mese, verificatasi al di fuori del perimetro predisposto per l'evento.

- Più di 66.000 persone presenti allo stadio hanno aspettato pazientemente per circa otto ore sabato e sono tornate allo stadio per la seconda volta domenica. A quegli stessi spettatori viene ora negata la possibilità di assistere allo spettacolo.

- È incomprensibile che il più importante classico del calcio argentino non possa svilupparsi normalmente nello stesso paese che nei giorni in cui si svolge un G20. Il calcio argentino nel suo insieme e l'Associazione calcistica argentina (AFA) non possono e non devono permettere a un pugno di violenti di ostacolare lo sviluppo del Superclásico nel nostro paese".