Callejon, Luperto, Maksimovic, Mertens, Milik, Zielinski: sono tutti lì, ognuno con i propri pensieri, le scadenze dei rispettivi contratti e la tirannia dell’orologio che invita a correre, a fare in fretta, altrimenti chissà poi come andrà a finire. Perché tra un anno, ma si fa per dire essendo giugno assai vicino, Callejon & Mertens saranno liberi a parametro zero: e dovesse accadere, sarebbe come strappare il cordone ombelicale alla internazionalizzazione, introdotto sontuosamente da Rafa Benitez e utilizzata per volare tra le stelle. De Laurentiis lo ha detto pubblicamente e appena qualche settimana fa: «Io sono innamorato di loro due». E li terrebbe a Castel Volturno, non solo per rispetto verso i propri sentimenti, ma anche perché consapevole di essere di fronte a professionisti autentici, inseriti nel Progetto e nella città, leader tecnici e anche idoli. Però quando arriverà il momento, presto o tardi, Callejon, Mertens e il Napoli, com’è giusto che sia, inseguiranno le rispettive strategie, chissà quanto convergenti. Ma la volontà esiste, quella di Adl, e pure nell’esterno di destra e nel centravanti - che hanno corteggiatori sparsi per il Mondo - il desiderio di rimanere è palpabile, nonostante non manchino i corteggiatori e neanche la tentazione di aspettare e di riflettere.
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De Laurentiis vuole tenere Mertens e Callejon
Il contratto di entrambi scadrà a giugno 2020.
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